Altri due anni di solidarietà per traghettare la Pilkington fuori dalla crisi: lavorare meno, accettando una riduzione dello stipendio, ma lavorare tutti.
Nonostante qualche timido segnale positivo giunto nelle ultime settimane dal mercato del vetro per automobili, nella fabbrica più grande del Vastese rimangono 400 (su 1800 dipendenti) gli esuberi calcolati dalla proprietà giapponese. E così, nell’azienda di San Salvo, la più grande della multinazionale Nippon sheet glass, gli operai saranno costretti ancora a stringere i denti.
L’intesa – Nell’incontro con i sindacalisti, Graziano Marcovecchio, presidente di Pilkington Italia, ha snocciolato le cifre che vedono ancora in difficoltà l’azienda specializzata nella fabbricazione di parabrezza e finestrini: rispetto all’attuale produzione a marcia ridotta, rimane ancora alto il numero dei lavoratori in esubero, che pure scende dai 650 dello scorso anno ai 400 attuali, di cui 312 operai e 88 impiegati e quadri.
Ventiquattro mesi. E’ la durata del nuovo contratto di solidarietà prevista dall’accordo firmato il 15 luglio tra la dirigenza e i sindacati di categoria: Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil. Nella speranza che la ripresa arrivi prima, raggiunto l’accordo sul prolungamento del periodo di redistribuzione dei salari per evitare licenziamenti. L’intesa attualmente in vigore scadrà il 31 agosto ma, per effetto di questo accordo, verrà automaticamente prorogata.
Posticipato anche il termine per la mobilità volontaria, prevista per 100 persone: i dipendenti che vorranno di loro spontanea volontà lasciare il lavoro perché prossimi alla pensione o per altri motivi potranno farlo fino al 31 dicembre 2014 usufruendo dell’ammortizzatore sociale. Sono già 50 i lavoratori usciti dalla fabbrica secondo queste modalità.
Premio di partecipazione – Trovato un punto d’incontro anche sul premio di partecipazione, che arriverà, per ogni singolo lavoratore, fino a un massimo di 1350 euro, ripartiti in base alla produttività dell’azienda, alla redditività del gruppo (ossia alla capacità di fare profitto della Pilkington di San Salvo e dell’intera Nsg) e alla presenza sul luogo di lavoro. Nel calcolo delle presenze saranno escluse le assenze dovute ai diritti di cui il dipendente può usufrire, ad esempio i giorni di malattia.
L’appello della Cgil – “Ogni azienda ha la possibilità di fruire dei contratti di solidarietà per cinque anni consecutivi, ma qui la soluzione va trovata molto prima”, è l’appello che Emilio Di Cola della segreteria provinciale Filctem Cgil lancia “alla politica perché faccia la sua parte. La Regione ha stanziato un milione 300mila euro per il completamento dell’autoporto di San Salvo, opera che, secondo la stessa dirigenza Pilkington, non è determinante per il rilancio di questa azienda, che invece necessita dello sviluppo dei traffici marittimi attraverso il porto di Punta Penna. Dal 2011, i lavoratori stanno facendo grandi sacrifici. Tutti i precari sono rimasti senza occupazione. Gli operai hanno sacrificato le loro pause. Abbiamo già dato. Ora è il momento che le istituzioni, dall’amministrazione comunale al governo regionale, facciano sentire la loro presenza e si attivino concretamente a difesa del lavoro”.