Dopo l’esperienza nel Bovile in serie D e tre anni al Vasto Marina, del quale è stato in alcune occasioni anche capitano, il vastese Vincenzo Benedetti torna a casa, nella Vastese. Il 23enne difensore centrale e terzino indosserà nuovamente i colori della società nella quale è cresciuto nelle giovanili dal 2005 e con cui è stato protagonista fino al 2009, nell’annata culminata con la vittoria della Serie D e dello Scudetto Dilettanti con Pino Di Meo in panchina.
Per te che sei anche vastese tornare è una grande soddisfazione.
Dopo la trattativa saltata lo scorso anno non ci speravo più, non mi aspettavo proprio la chiamata, invece è arrivata e ci siamo messi d’accordo in pochissimo tempo, senza nemmeno discutere, era difficile dire di no a questa maglia, sono molto felice.
Dalla vittoria della D e lo Scudetto com’è ritornare alla Vastese in Eccellenza?
Non importa la categoria, la Vastese è sempre la Vastese, ne sono orgoglioso e da vastese non vedo l’ora di iniziare e di contribuire a riportare questa squadra nelle categorie che le competono, per me è uno stimolo ulteriore a fare bene.
Hai già alle spalle due campionati di Eccellenza con il Vasto Marina.
Sì, in questi anni ho avuto modo di crescere, devo tutto al Vasto Marina, ho sempre dato la priorità a loro, nessun tradimento, non ci siamo accordati, li ringrazio, in particolare Pino Travaglini, non mi ha fatto mai mancare nulla, è sempre stato di parola con me.
Visto che conosci la categoria che campionato sarà?
Duro, ho tanti amici che giocano in varie squadre, ci sono delle corazzate, su tutte Avezzano e San Nicolò, ma noi diremo la nostra, non si vince solo con i nomi, ma anche con il gruppo e tanti altri fattori. In squadra conosco quasi tutti e sono certo che faremo un campionato all’altezza.
Senza dubbio punti ad essere titolare, nonostante la giovane età hai già collezionato molte presenze.
Come tutti i giocatori, da un’icona come Soria al ragazzo più giovane, nessuno è sicuro del posto da titolare, bisogna guadagnarselo sul campo, è ovvio che mi piacerebbe giocare il più possibile.
Ai tifosi cosa vuoi dire?
Di avere pazienza, di starci vicino e di dare un piccolo contributo alla società facendo l’abbonamento, mi rendo conto che non sia l’Eccellenza la categoria per la Vastese, ma con una buona affluenza allo stadio si possono convincere i dirigenti a continuare a fare acquisti e ad allestire una squadra sempre più competitiva.