Un vertice urgente per trovare una soluzione alla crisi dello stabilimento ex Golden Lady di Gissi. Lo ha convocato la Silda Invest, la società calzaturiera marchigiana che ha rilevato parte dell’industria della Val Sinello. E’ una riunione convocata oggi per domani: “L’azienda ha convocato tutti i soggetti coinvolti in questa vertenza: Regione, Provincia e sindacati”, annuncia Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Filctem-Cgil. “L’obiettivo è trovare una soluzione”.
Sono circa 160 i dipendenti ex Golden Lady che la Silda si è impegnata a riassumere. Altri 75 operai avrebbero dovuto lavorare, invece, per la New Trade, società tessile che aveva assunto l’impegno a rigenerare abiti usati per immetterli nei mercati del vintage e in quelli dell’Est. In realtà l’azienda di proprietà campana si è tirata indietro e ora è in bilico l’intera riconversione della fabbrica di Gissi.
I lavoratori sono tornati a presidiare i capannoni ogni sabato. Pretendono chiarezza sul loro futuro. Il 15 luglio è una data cruciale, perchè sarà trascorso un anno dal rientro in fabbrica (nella Silda) dei lavoratori. Superato quel limite non ci sarà più la possibilità di usufruire del “paracadute” della mobilità in caso di impossibilità dell’azienda nel proseguire nella produzione. Sabato scorso, durante il presidio, era stato sollecitato l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, già saltato lo scorso 28 giugno.