Ha rischiato restare per sempre abbandonata a se stessa. E invece oggi è stata restituita a quella che don Antonio Bevilacqua ha ribattezzato la “comunità lorenzese“, alla città e all’Abruzzo intero. La chiesetta tratturale di San Lorenzo, eretta nel 1786 lungo il tratturo L’Aquila-Foggia, si ripresenta oggi integra e funzionale. Utilizzata fino agli anni ’50, con la costruzione della nuova chiesa intitolata a San Lorenzo Martire, a qualche decina di metri di distanza, era andata progressivamente in abbandono.
Il colpo di grazia l’aveva ricevuto dalle nevicate degli ultimi anni che ne avevano distrutto il tetto. Rischiava di cadere giù definitivamente se non fosse intervenuta l’iniziativa di don Antonio Bevilacqua, parroco di San Lorenzo dal 2009, che ha accolto il progetto di recupero redatto dall’architetto Francescopaolo D’Adamo, che da tempo chiedeva di intervenire sulla chiesetta.
Dopo l’ok da parte della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici sono iniziati i lavori, realizzati da imprese vastesi. E così, questa sera, in una settimana particolarmente significativa per il parroco della “comunità lorenzese”, visto che ha festeggiato i suoi 50 anni di sacerdozio, è stato l’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte a pronunciare la preghiera di benedizione ed aspergere i fedeli e le pareti del Sacro Tempio.
La custodia della chiesetta sarà affidata alla Confraternita della Madonna della Salette, che si riunirà ogni 19 del mese, giorno in cui si ricorda l’apparizione della loro protettrice. Dopo la benedizione i sacerdoti, le confraternite, i rappresentanti dell’Anmi e delle istituzioni, si sono recati in processione fino alla chiesa “grande” di San Lorenzo martire, dove è stata celebrata la Santa Messa.
Foto – Benedizione Chiesa tratturale di San Lorenzo
La chiesa venne edificata nel 1786 lungo il tratturo L’Aquila-Foggia