Seicento chilometri a piedi. Una lunga camminata a tappe da dedicare a una persona affetta da una grave malattia e “i soldi che arriveranno dagli sponsor li devolverò ai Lions perché li diano alle famiglie bisognose. Io non prenderò un centesimo”, dice Nicola Antonio Cinquepalmi, 47 anni, sottufficiale della guardia di finanza, giunto a Vasto ieri pomeriggio dove, attorno alle 18.15, è stato accolto da una rappresentanza del Lions club Adriatica Vittoria Colonna, capeggiata dal presidente, Luigi Marcello, e dal professor Elio Bitritto.
Quarantasette anni, originario di Bari, Cinquepalmi vive a Rimini, dove ha il grado di maresciallo aiutante e svolge attività di polizia giudiziaria nella Compagnia delle Fiamme gialle. E’ partito da Novafeltria (Rimini) per arrivare a Molfetta (Bari), ma non è detto che nella sua Puglia non aggiunga qualche altra tappa alla marcia di solidarietà. “Gli abbiamo chiesto di deviare rispetto al tracciato originario e di fermarsi nella nostra città”, dice Marcello.
Ha dormito a Torino di Sangro, poi è partito alla volta di Vasto dove, in piazza Diomede, racconta che “è un’idea nata un anno fa e che ho voluto dedicare ad Anna Paola Bianchi, una ragazza affetta da una grave malattia genetica. E’ una ragazza dotata di un’intelligenza fuori da comune. Ha scritto anche un libro che vi invito a leggere. Mi sono recato al Santuario della Madonna di Saiano, che si trova su un cucuzzolo nella Val Marecchia e ho parlato col sacerdote, cui ho chiesto come potevo fare a dedicare la mia marcia ad Anna Paola. Ho iniziato ad allenarmi con marcia e corsa un anno fa, poi ho interrotto durante l’inverno e ripreso ad aprile. Anche prima facevo sport: facevo pesi, ma ora mi diverto di più a camminare. Non sono un professionista, ma il fatto che io sia qui dimostra che si può fare di tutto. Cammino, poi mi fermo, mi riposo, mangio per riprendere le forze e poi riparto”.
Cinque chilometri all’ora, una media di 40 al giorno, “anche se quest’ultima è stata una passeggiata di 20 chilometri, ma sul Tavoliere delle Puglie me ne aspettano 50 giornalieri. Così sto bruciando i miei giorni di ferie. Ho dovuto ritardare di un giorno rispetto al calendario perché ho avuto prima un serio problema a un piede, poi mi si è infiammato il tendine d’Achille: sul Monte Conero sono arrivato scalzo”. Pernottamento a Vasto e poi partenza. Nelle ultime tappe si partirà alle 5 del mattino. “Ma già mi hanno chiesto di allungare il percorso”.
Foto – Nicola, una marcia di 600 chilometri per la solidarietà
Foto di Massimo Molino.