“Da lunedì prossimo, torna, implacabile, il balzello comunale delle strisce blu a Vasto Marina. I turisti diminuiscono, le vacanze si accorciano, i servizi scarseggiano sempre più ma, per prendere il sole, fare una passeggiata, consumare una pizza o un gelato e quanto altro, bisogna pagare ed avere l’assillo di non poter tardare la ripartenza, pena la contravvenzione. Un’accoglienza sospinta dal suggerimento: prima te ne vai e meglio è per te”. E’ ironico il commento di Massimo Desiati e Andrea Bischia, consiglieri comunali di Progetto per Vasto, all’approssimarsi dell’entrata in vigore dei parcheggi a pagamento.
“L’importante è far cassa. Ma per chi, poi? Quanto incasserà il Comune per questo stillicidio? E’ sufficiente questa colletta obbligata almeno per pagare gli stipendi ai controllori della ditta privata che svolge il servizio? E quanto pesa, sull’immagine della città, una contravvenzione presa dal turista che questi pensieri certo non vorrebbe in vacanza?
Ma poi, il sistema delle strisce blu si fonda sulla necessità di assicurare parcheggi liberi a chi deve sbrigare faccende negli uffici, nelle banche ed in luoghi in cui è necessario garantire il ricambio. E poi ancora, quanti sono (purtroppo) i giorni in cui a Vasto Marina c’è il tutto pieno? Sabato, domenica e Ferragosto. Neli altri giorni il posto si trova ed allora quale è il motivo del pagamento, se neanche quello di assicurare una fruizione più diretta della spiaggia ad un maggior numero di persone? Soltanto il far cassa con i ticket o le contravvezioni”.
Secondo Desiati e Bischia, durante questa stagione estiva “si sarebbe dovuto lasciare il parcheggio libero almeno su di un lato di Via Duca degli Abruzzi e Lungomare Cordella, in modo da assicurare tranquillità, se non altro, a chi al mare scende prima o, considerando le difficoltà del momento, liberalizzare interamente queste arterie stradali”.