Chi ha lasciato ieri l’ombrellone sulle spiagge libere di Vasto oggi non lo ritroverà. Fine settimana sotto il sole per coloro che, contravvenendo all’ordinanza balneare, al termine di una giornata di mare, non si sono portati a casa le attrezzature da spiaggia.
E’ scattato il blitz di guardia costiera, protezione civile e operai del settore Servizi del Comune, che hanno sequestrato il materiale sistemato abusivamente sull’arenile di Vasto Marina: in tutto, oltre 150 pezzi, tra ombrelloni, lettini, sedie sdraio e attrezzi per giochi da spiaggia e sport acquatici. Rimossa anche una barca.
“Come è noto nei tratti di spiaggia libera, nessuno ed in nessun modo può istituire un diritto di prelazione rispetto al luogo dove piazzarsi per godere del sole e del mare”, spiega il tenente di vascello Giuliano D’Urso, comandante della guardia costiera di Vasto. “Tanti invece hanno l’abitudine (illegale) di piantare l’ombrellone in un punto e di lasciarlo lì, così da avere il proprio posto assicurato per tutta la stagione balneare impedendone la libera fruizione ad altri cittadini.
Numerosi i tratti di spiaggia libera, a Vasto Marina, interessati da questo fenomeno: molti tratti di spiaggia in piena area Sic”, sito d’interesse comunitario, “questa notte sono stati letteralmente ripuliti dagli uomini della Guardia Costiera di Vasto che, in collaborazione con gli operai del Comune di Vasto e con uomini e mezzi della Protezione Civile di Vasto hanno rimosso le attrezzature lasciate, oltre il tramonto, sul demanio.
Nello specifico è stata contestata agli ignoti trasgressori la violazione dell’ordinanza balneare della Regione Abruzzo che, all’articolo 3 punto 2 lettere i e h, vieta durante la stagione balneare di “lasciare oltre il tramonto del sole, nei tratti di spiaggia libera, ombrelloni, attrezzature da spiaggia (lettini, sdraio, sedie, eccetera), tende o qualsiasi altra struttura.
Complessivamente – fa i conti l’ufficiale – sono state rimosse e sequestrate centinaia di attrezzature, nello specifico sono oltre 50 gli ombrelloni, oltre 20 i lettini, 60 le sedie sdraio, 20 i contenitori con diversi giochi da spiaggia, 1 tavola da wind surf ed 1 barca. Molti ombrelloni erano ancorati con sistemi artigianali che hanno imposto l’utilizzo di mezzi meccanici per la rimozione.
E’ ovvio che i proprietari delle attrezzature che dovessero decidere di presentarsi negli Uffici del Circomare per rivendicare ombrelloni e quant’altro incapperebbero nella sanzione di 200 € per ogni singola attrezzatura lasciata sulla spiaggia.
L’operazione – annuncia D’Urso – si ripeterà ciclicamente durante tutto il corso della stagione balneare al fine di assicurare la libera fruizione delle spiagge libere a favore di tutti i cittadini e vedrà come ulteriori obiettivi anche i natanti lasciati in stato di abbandono sempre sulla spiaggia libera spesso anche in prossimità delle aree dunali”.