“I cancelli sono rotti e non si aprono. Le luci sono spente e la sera siamo circondati dal buio pesto. Così i residenti, oltre al danno, subiscono anche la beffa per appartamenti pagati a caro prezzo”, si sfoga scrivendo a ZonaLocale.it la acquirente di un alloggio del Molino Village, il complesso residenziale di Vasto Marina finito il 7 gennaio al centro di un’inchiesta giudiziaria su presunti abusi edilizi.
L’impresa costruttrice, tramite il suo legale Roberto Cordisco, fin dall’inizio si è dichiarata estranea alle irregolarità contestate, affermando di attendere serenamente gli sviluppi della vicenda giudiziaria riguardante il complesso edilizio e il cantiere che si trovano lungo la statale 16, in contrada San Tommaso, nella zona meridionale di Vasto Marina.
Sarà la Corte di Cassazione a dire se è legittimo il dissequestro di parte degli appartamenti. Il procuratore di Vasto, Francesco Prete, ha infatti presentato ricorso alla suprema corte avverso il provvedimento di dissequestro ottenuto da dieci proprietari di case che, attraverso i loro avvocati, Arnaldo Tascione e Giuliano Milia, hanno sostenuto la buona fede nell’acquisto.
Ma, in attesa degli esiti delle questioni legali, i residenti segnano che “le udienze per i primi ricorsi in Cassazione sono fissate per la prima decade di luglio, altri si terranno a settembre” e intanto chiedono “lavori di manutenzione. La sera siamo circondati dal buio pesto. Potrete voi stessi recarvi la sera dopo le 21 a costatare le informazioni che vi ho fornito e le condizioni precarie in cui versa il cantiere: un lago di acqua in cui la sera gracidano le rane” e proliferano “le zanzare”.