Appuntamento culturale per il 1° Air show del Vastese, che in questi giorni entra nel vivo. Ieri sera, in corso Nuova Italia, c’è stato l’incontro “Storie a confronto – Sicuri nei cieli”, appuntamento organizzato in collaborazione con il Consorzio Vasto in Centro. Due i libri presentati al pubblico, “La morte che viene dal cielo“, di Lino Spadaccini e “Vivere tra le nuvole“, di Massimo Russi.
Ad aprire la serata è stato Lino Spadaccini, il cui libro racconta il tragico episodio che sconvolse Vasto l’11 maggio del 1951. Un aereo militare, pilotato dal vastese Francescopaolo Della Guardia, cadde sulle case del quartiere San Michele, provocando la morte di 7 persone e molti feriti. Lino Spadaccini, appassionato ricercatore storico, ha riportato alla luce questa vicenda, di cui per molti anni non si era parlato. Il suo lavoro ha unito i documenti storici, conservati negli archivi militari, e le testimonianze delle persone che quel giorno erano presenti. Da Spadaccini, poi, l’invito all’amministrazione comunale ad intitolare una strada della città alle “Vittime dell’11 maggio 1951”.
Dal racconto di Spadaccini, con alcuni dettagli sulle relazioni tecniche legate al tragico episodio, ha preso spunto Massimo Russi, ex comandante di Boeing 737, con 8mila ore di volo nella sua carriera. Russi ha spiegato come da episodi tragici, come quello avvenuto a Vasto o in altri casi, l’aviazione mondiale abbia dato il via al costante miglioramento della sicurezza in volo. Il suoi libro, “Vivere tra le nuvole”, è il racconto di un ideale viaggio sulla tratta Roma-Mykonos, in cui l’ex pilota spiega tutti i dettagli delle manovre da compiere, ponendo particolare attenzione agli aspetti sulla sicurezza, affinchè un volo con centinaia di persone a bordo possa sempre concludersi positivamente.
Luigi Ciancaglini, presidente dell’Associazione Volo Vasto, ha il compito di formare i piloti che poi salgono in cielo con gli aerei ultraleggeri. “Che si chiamano così solo per il loro peso, ma funzionano esattamente come i grandi aerei”. Il fattore umano, così come in ogni altra attività, ha il suo peso nel volo, e infatti per questo l’80% degli incidenti dipendono dall’errore del pilota. Ciancaglini ha posto l’accento sulle particolari condizioni in cui avviene il volo e tutti gli accorgimenti che vanno attuati prima di far salire l’aereo in cielo. “Nei nostri corsi ogni aspetto viene esaminato attentamente, anche perchè, a differenza di quando si viaggia in auto, non è possibile accostarsi a bordo strada per far fronte a un’emergenza”.
Il presidente dell’Aeroclub di Ancona, Egidio Straccio, organizzatore di tanti Air Show, ha illustrato quelli che saranno i dispositivi di sicurezza dell’evento che coinvolgerà il territorio. Massima attenzione alla sicurezza, dopo l’evento negativo che coinvolse proprio uno degli aerei della PAN nel 1988. Oggi questi appuntamenti si svolgono sul mare o negli aeroporti militari, proprio per garantire la massima sicurezza ai piloti e agli spettatori. Il presidente Straccio ha poi sottolineato come le scuole di volo sono scuole di vita, per la disciplina che si acquisisce. “Se un pilota la domenica mattina deve andare a volare, il sabato non può fare le 3 di notte, altrimenti l’istruttore lo lascia a terra perchè sarebbe pericoloso per sè e per gli altri”.
Prima dei saluti finali, agli ospiti è stato chiesto di esprimere in poche parole il perchè della loro passione per i volo. E i numerosi spettatori presenti in corso Nuova Italia hanno ascoltato parole come “passione”, “amore”, “libertà”, “emozione”, sentimenti che chi ha volato, come pilota o come semplice passeggero, ha certamente provato.
Il programma dell’Air Show (clicca qui)
Foto – Storie a confronto – “Sicuri nei cieli”
1° Air Show del Vastese