Cinque anni di reclusione per rapina aggravata e porto abusivo d’arma da fuoco. E’ la pena che il giudice monocratico del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, ha inflitto a Nicola Antenucci, 28enne sansalvese riconosciuto responsabile della rapina del 15 febbraio alla farmacia Di Nardo-Labrozzi di San Salvo.
Oggi la sentenza. La pubblica accusa, sostenuta dal procuratore Francesco Prete, ha chiesto la condanna del giovane, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti specifici: era stato arrestato in passato per altre due rapine.
In base a quanto accertato dagli investigatori, il 28enne ha prelevato da casa la pistola regolarmente denunciata dal padre e si è fatto accompagnare da un conoscente, un uomo di 40 anni, nel centro di San Salvo, dove ha compiuto il colpo. Subito dopo l’arresto, il ragazzo aveva escluso la responsabilità del 40enne, che è stato scagionato dalle accuse inizialmente formulate a carico di entrambi.
Le ipotesi di reato sono rimaste, invece, in piedi nei confronti di Antenucci, condannato oggi dal Tribunale monocratico a 5 anni di reclusione.
La confessione – “Sono stato io, ma il mio amico è innocente”, aveva confessato Antenucci subito dopo l’arresto. Sono state le telecamere a circuito chiuso a filmare il giovane mentre si infilava il cappuccio in testa alle 19, quando è scattata l’ora X stabilita per il raid. Si vede il ventottenne che si copre il volto e poi fa irruzione nella farmacia di corso Garibaldi, nel cuore di San Salvo, dove, puntando la pistola calibro, si fa consegnare l’incasso: 500 euro.