Troppe assenze, Corrado Sabatini deve decadere dalla carica di consigliere comunale. Eliana Menna e Marco Del Bonifro (Idv) lanciano una nuova bordata contro l’ex assessore ai Lavori pubblici. Citando lo statuto comunale e il regolamento del Consiglio comunale di Vasto, la consigliera provinciale e il coordinatore cittadino dell’Italia dei valori piazzano una seconda bomba sotto lo scranno dell’ingegnere, che a settembre è uscito dall’Idv, nella cui lista era stato eletto nel 2006 e nel 2011, per tornare nel Partito socialista, in cui aveva militato per decenni.
In una lettera indirizzata al sindaco, Luciano Lapenna, al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, ai consiglieri e agli assessori comunali, Menna e Del Bonifro chiedono “di avviare immediatamente, nei confronti del consigliere comunale Corrado Sabatini, la procedura prevista dall’articolo 39 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale” e “in ogni caso, di avviare tutte le procedure previste dalle legge” e “finalizzate a garantire la legalità, l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione”.
I due dirigenti locali dell’Idv il 23 maggio scorso avevano chiesto la decadenza di Sabatini in quanto parte di una vicenda legale riguardante un cantiere di cui l’ingegnere è progettista in via Santa Lucia, vicino al viadotto Histonium. La questione è finita dinanzi al Tribunale amministrativo regionale. I giudici devono dirimere la controversia tra Sabatini e il Comune sulle presunte irregolarità edilizie. Per questo, secondo Menna e Del Bonifro, che non escludono di adire alle vie legali, il professionista è incompatibile con il ruolo ci consigliere comunale.
Ora una nuova richiesta, sulla base di altre motivazioni.
Le assenze – “Dalla verifica dei verbali consiliari – scrivono i due rappresentanti dell’Italia dei valori – il consigliere Corrado Sabatini da inizio mandato (18/6/2011) ad oggi, a parte le sedute consiliari del 18 giugno 2011, 20 marzo 2012 e 3 settembre 2012, risulta assente a tutti gli appelli consiliari e ha una partecipazione alle deliberazioni del Consiglio estremamente bassa: del 30% circa negli anni 2011 e 2012; del 20% circa nel 2013“.
Menna e Del Bonifro allegano due diversi conteggi. Il primo è sulla base dell’appello dei presenti che, all’inizio di ogni seduta dell’assemblea, viene svolto dal segretario comunale, Rosa Piazza: in questo caso, Sabatini risulta assente a 35 sedute di prima e seconda convocazione tra il 2011 e il 2013.
Il secondo parametro, invece, riguarda le votazioni: il consigliere può essere assente all’inizio della seduta, ma arrivare in ritardo in aula e votare ugualmente. Anche in questo caso, Sabatini risulta assente a 20 sedute, molte delle quali consecutive.
Le due regole – I due firmatari della lettera protocollata in municipio l’11 giugno scorso citano due norme a sostegno della loro istanza di decadenza: l’articolo 48 dello statuto del Comune di Vasto e l’articolo 39 del regolamento del Consiglio comunale.
Articolo 48 dello statuto del Comune di Vasto: “Il componente di Consiglio comunale assente per tre sedute consecutive senza giustificazione può essere dichiarato decaduto. Le assenze devono essere giustificate al presidente del Consiglio secondo quanto previsto dal regolamento. La decadenza va dichiarata dal Consiglio comunale dopo che sia stata esperita procedura di diffida secondo quanto stabilito dal regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale”.
Articolo 39 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale: “I consiglieri decadono dalla carica qualora, senza un giustificato motivo, restino assenti per tre sedute consecutive dal Consiglio. Qualora accerti l’esistenza della condizione sopra indicata relativamente ad un consigliere in carica, il presidente gli contesta, con lettera raccomandata, la situazione di decadenza assegnando un termine non inferiore a 10 giorni per la presentazione di controdeduzioni. Nel caso che ritenga le giustificazioni prodotte non idonee a far venir meno la decadenza, ovvero qualora non siano state prodotte giustificazioni nel termine assegnato, il presidente iscrive all’ordine del giorno del Consiglio comunale la proposta di dichiarare la decadenza con il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati, provvedendo all’immediata surroga del consigliere dichiarato decaduto”.