“Tutti i lavoratori licenziati devono essere reintegrati”. La Confederazione Cobas si lancia nella battaglia in difesa dei 6 lavoratori licenziati dall’Arkema, la multinazionale statunitense cha possiede a Gissi uno stabilimento per la produzione di resine e rivestimenti. “E’ assurdo che l’azienda denunci un mancato accordo presso il Ministero delle Politiche sociali e, pertanto, non possa fare a meno di mettere alla porta sei dipendenti a Gissi. Ma l’azienda ha rifiutato la possibilità di attuare contratti di solidarietà”, sottolinea Domenico Ranieri, segretario provinciale dei Cobas.
“L’assurdità maggiore sta nel fatto che, fra i dipendenti colpiti dal provvedimento, ben quattro sono iscritti alla Confederazione Cobas e gli altri due non iscritti ad alcun sindacato. Davvero una strana coincidenza visto che in totale i dipendenti sono 63. Suona strano – afferma Ranieri – anche il fatto che il giorno dello sciopero e presidio dell’ 8 maggio 2013 indetto da Cgil e Cisl, nessuno dei segretari territoriali di Cgil e Cisl fosse presente”.