Il circuito di Barcellona evoca bei ricordi in Andrea Iannone. Lo scorso anno qui vinse davanti a Luthi e Quel Marc Marquez che oggi fa il diavolo a quattro in sella ad una Honda. Certo, era la Moto2. Ma anche nella scorsa stagione il pilota vastese ci ha dovuto mettere molto del suo per sopperire ad un mezzo non all’altezza. Quest’anno tanto è cambiato. Per Iannone l’avvio è stato decisamente in salita. Il passaggio di categoria, una moto con cui prendere confidenza, fino ai problemi avuti all’avambraccio e al ginocchio.
Nelle passate gare qualche sussulto c’è stato nelle fasi post-partenza. A Le Mans dopo qualche curva era sesto, al Mugello ottavo. Poi, però, il solito leitmotiv e una gara nelle retrovie. Barcellona, un anno dopo, potrebbe segnare per Iannone l’inizio della risalita della classifica. Al suo primo anno in Motogp l’obiettivo è quantomeno quello di arrivare tra i primi 10 del mondiale, magari pensando di poter mettere le ruote davanti agli altri piloti Ducati.
“Abbiamo fatto il consueto briefing con la squadra per sviluppare e sfruttare al meglio i dati ottenuti durante i test della settimana scorsa – ha commentato Iannone dopo l’arrivo, non senza qualche vicissitudine di troppo, a Barcellona- . Siamo fiduciosi perché abbiamo trovato delle risposte ad alcuni problemi e spero di poter trovare, fin dalle prime prove libere, il setting corretto. Ci aspetta un duro lavoro ma siamo pronti”. Oggi giornata di prove libere, in cui comunque i tempi saranno importanti in vista delle qualifiche.
La classifica della MotoGp
Pedrosa 103, Lorenzo 91, Marquez 77, Crutchlow 71, Dovizioso 50, Rossi 47, Hayden 45, Bautista 38, Bradl 30, Espargaro 28, Smith 24, Pirro 22, Iannone 21, Barbera 13, De Puniet 11, Spies 9, Petrucci 8, Laverty 3, Edwards 3, Hernandez 3, Abrahaam 2, Aoyama 1