“Siamo entrati in un vortice di falsità che espongono il Comune a numerosi ricorsi”. L’opposizione torna ad attaccare l’amministrazione comunale di Vasto sulla pianificazione territoriale. Oggetto del contendere, ancora una volta, sono le Nta, norme tecniche di attuazione del piano regolatore, ossia le regole che stabiliscono le altezze degli edifici, la distanza tra di essi e dal ciglio della strada, oltre a regolare una serie di altri aspetti riguardanti il settore edile.
In una conferenza stampa nella Sala del Gonfalone del municipio, i consiglieri comunali Massimo Desiati, Andrea Bischia (Progetto per Vasto) ed Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia) puntano il dito contro la Giunta Lapenna e la maggioranza di centrosinistra che la sostiene. I rappresentanti della minoranza consiliare ricordano di aver chiesto a febbraio la convocazione di una seduta del Consiglio comunale per discutere del problema, “ma, nel corso della conferenza dei capigruppo – afferma Sigismondi – il presidente dell’assemblea civica, Giuseppe Forte, non ha voluto che l’argomento Nta fosse inserito nell’ordine del giorno, riferendo che per il sindaco e i dirigenti municipali la discussione sulla questione sarebbe stata già esaurita in precedenza. Se Forte non dovesse consentirci di discutere di questo argomento nel prossimo Consiglio, adremmo immediatamente dal prefetto a chiedere di ristabilire l’ordine. Siamo disposti ad aspettare fino alla prossima riunione del Consiglio”.
Secondo PpV e FdI, il Comune di Vasto ha completamente ignorato le prescrizioni della Regione e quelle contenute nella Vas, la valutazione ambientale strategica “redatta da un tecnico incaricato dalla stessa amministrazione Lapenna, Giorgio Colangeli di Penne. Nel documento, il tecnico conferma esattamente quello che noi diciamo da 7 anni: è necessaria una variante al Piano regolatore, quindi la procedura seguita dal Comune è sbagliata. Ma soprattutto ci ha insospettito la dichiarazione di sintesi della Vas. E’ un documento firmato dal dirigente del Urbanistica e Pianificazione del territorio, Pasquale D’Ermilio, e dalla responsabile del servizio pianificazione territoriale, Gisella La Palombara. E’ datato 26 marzo 2013, il giorno successivo al Consiglio comunale in cui si è discusso del problema. Perché non è stato fatto prima? Confrontando la dichiarazione di sintesi con la relazione Vas del’Arta (agenzia regionale di tutela dell’ambiente) redatta dal direttore generale Mario Amicone, emerge che l’Arta ha smontato completamente la Vas del Comune di Vasto, il quale risponde dicendo che le valutazioni dell’Arta sarebbero per gran parte non pertinenti. Non solo. Nel documento – dichiara Sigismondi – il Comune di Vasto dichiara il falso, perché dice di rispettare gli standard urbanistici, ossia la norma secondo cui al verde pubblico, ai ai parcheggi e ai servizi alla cittadinanza vanno destinati 18 metri quadri per ogni abitante. Invece, il calcolo metrico non è stato eseguito né in base al numero di residenti risultante dal censimento 2011, né in base a quello di 10 anni prima. Insomma, in pendenza di un giudizio del Consiglio di Stato, l’amministrazione Lapenna redige documenti pasticciati, esponendo il Comune a continui ricorsi giudiziari, anche perché le Nta sono viziate dalla mancanza della microzonizzazione sismica. Chiediamo al nuovo assessore all’Urbanistica, Luigi Masciulli, un incontro e il rispetto delle procedure previste dalla legge e violate dall’amministrazione comunale. Insomma, siamo alle comiche finali”.
Per Desiati, visto che c’è il rischio di veder annullare la normativa tecnica di attuazione del Piano regolatore, “l’amministrazione Lapenna è più attenta al rispetto dei tempi che ai contenuti. Se i cittadini presenteranno i ricorsi, noi li sosterremo adducendo motivazioni ad adiuvandum“.
Foto – “Urbanistica, il Comune non rispetta le regole”
Stamani conferenza stampa in municipio per i consiglieri comunali di Progetto per Vasto e Fratelli d’Italia, che sulla pianificazione del territorio puntano il dito contro l’amministrazione di centrosinistra.