“La Vastese e il Vasto Marina possono collaborare, la fusione è esclusa, questa è l’unica soluzione per riportare il calcio cittadino ad alti livelli, ma devono aiutarci anche i settori giovanili, Virtus Vasto e Bacigalupo, senza il loro supporto, che è fondamentale, non andiamo da nessuna parte. Mi rendo conto che sia un progetto molto difficile, ma se ci riusciamo altro che Serie D, si può puntare alla C”.
Parole e musica di Pino Travaglini, il presidentissimo del Vasto Marina torna a parlare, lo fa affrontando vari temi e facendo anche una rivelazione: “Un giorno se non dovessi più essere un dirigente del Vasto Marina vorrei esserlo della Vastese”.
Partiamo dall’aspetto tecnico, chi sarà il vostro allenatore?
Roberto Antonaci è la nostra prima scelta, gli faremo una proposta, ma con i tempi che corrono non ci sveneremo, se accetterà saremo felicissimi di averlo ancora con noi, altrimenti valuteremo tra altri tecnici che siano in grado di lavorare con i giovani. Vecchiotti lo escludo, non perché non lo stimiamo, ma perché non potremmo soddisfare le sue richieste.
Che stagione è stata quella appena trascorsa?
Difficile, sotto tanti punti di vista, ringrazio tutto lo staff e i giocatori, all’inizio volevo arrivare a Roma con la juniores e ci siamo riusciti, il prossimo anno mi piacerebbe passare il turno. Ringrazio Mario Lemme la salvezza è anche merito suo, per quanto riguarda la società vorrei ricordargli che il Vasto Marina è nato nel 1971 e che se ci siamo da 42 anni un motivo ci sarà. Mi è dispiaciuto che abbia detto quelle cose, ma l’allenatore deve fare l’allenatore, non doveva entrare nei discorsi dei dirigenti e dire cosa fare alla società. Quando sarà un dirigente potrà farlo.
C’è qualcosa che vi ha dato fastidio in questi ultimi anni?
Dal momento in cui abbiamo vinto il campionato di Promozione e la Pro Vasto è fallita, siamo andati a giocare all’Aragona e siamo stati puntualmente attaccati, non solo allo stadio, ma anche in giro, non è piacevole, in questo modo non è possibile fare calcio, la voglia viene meno. Dico alle persone che si nascondono nell’anonimato e che attaccano su internet, sia noi che i dirigenti della Vastese, di venire a dircelo di persona, siamo sempre disponibili al confronto. Comunque senza calcio non so stare, in futuro se non dovessi più essere dirigente del Vasto Marina lo vorrei essere della Vastese, ma al di là di questo mi piace il calcio e vorrei andarla a seguire allo stadio senza essere offeso, spero sia possibile.
Cosa non rifareste?
La Promozione di due anni fa con una squadra di professionisti, abbiamo speso troppo, è stato eccessivo.
Il prossimo anno giocherete all’Aragona?
Non lo so, noi avremmo fatto a meno di giocare all’Aragona, volevo e voglio lasciare tutto lo spazio alla Vastese, in due anni per il nostro tipo di squadra quel campo ci ha penalizzato al massimo, abbiamo tanti giovani e poi non è stato possibile allenarci lì durante la settimana. Si possono trovare delle soluzioni come l’alternanza del calendario o giocare il sabato. A Cupello non credo l’ho detto in passato, ma sono stato frainteso. Se invece si dovesse concretizzare la collaborazione con la Vastese allora resteremo sicuramente.
A proposito, si farà o meno questa collaborazione?
Ci siamo incontrati ripetutamente con i dirigenti della Vastese, parlo spesso con Luigi Salvatorelli, è vero che non gli ho risposto, ma perché ero preso da altri impegni, tra le quali, oltre alle mie attività, anche il bando per il campo sportivo di Vasto Marina, vorremmo poter fare dei lavori e renderlo a norma, magari anche il sintetico. Inoltre non avevo ancora avuto il tempo di parlarne con i miei soci. Me ne prendo tutte le responsabilità, è stata colpa mia. Comunque ne abbiamo discusso internamente e i miei si sono convinti, anche perché se non andiamo avanti insieme è difficile che si possa continuare a fare calcio per molti anni. Adesso aspettiamo che la Vastese ci faccia sapere cosa ne pensa, si è riaperto uno spiraglio. E’ un’idea partita da noi, ma questo non interessa, l’importante è che si possa trovare un accordo.
Nello specifico come potreste collaborare?
La trattativa con Virtus Vasto e Bacigalupo è avviata, coinvolge anche Vastese e Vasto Marina per la crescita del calcio a Vasto, ma bisogna gratificare anche chi fa scuola calcio, dando loro dei premi di valorizzazione per i giovani che ci forniscono. Noi Vasto Marina saremmo la squadra di passaggio in attesa di formare i ragazzi che poi potrebbero salire ad un livello più alto con la Vastese. Quando il giocatore arriva la Vastese riconosce a livello economico qualcosa al Vasto Marina e noi la riconosciamo a Bacigalupo e Virtus, tutto diviso in tre parti uguali, ma il settore giovanile è fondamentale. E’ un progetto difficile, se va in porto altro che D, si può fare anche la C, invece di stare in un campionato duro come l’Eccellenza. La Vastese avrebbe tutto l’interesse ad aiutarci a mantenere la categoria così che in Eccellenza i giovani possano formarsi meglio che in Promozione, categoria che negli ultimi anni è scaduta molto. Noi mettiamo a disposizione del settore giovanile la nostre società e loro mettono a disposizione del Vasto Marina i loro giovani. Se tutti andiamo dalla stessa parte possiamo raggiungere i nostri obiettivi.
I dirigenti del Vasto Marina cosa ne pensano?
Ho spiegato loro che dobbiamo farlo, altrimenti rischiamo di non vedere più un fuoriquota, è inutile negarlo, sono tutti attratti dal nome e dal blasone della Vastese. Un accordo di questo tipo servirebbe anche a ridurre i dissapori tra il settore giovanile e le prime squadre, non deve esserci più un premio di valorizzazione fatto in federazione a discapito delle squadre cittadine. Questo porrebbe fine a tante polemiche e attacchi, ma darebbe un futuro importante al calcio locale. E poi l’unione fa la forza, qualche anno fa con il comitato Insieme si può abbiamo raccolto una bella cifra, eravamo circa 100 imprenditori, potremmo rifarlo.
Perché non vi siete uniti o non avete collaborato prima?
Perché la Vastese non esisteva e perché nessuno voleva dare una mano al Vasto Marina. Resta un grande rammarico per l’Eccellenza dello scorso anno, quella era una squadra importante per far rinascere il calcio a Vasto, solo che a inizio stagione non si poteva cambiare nome per questione economiche e di sponsor, ci avrebbero dato dei venduti, lo avremmo fatto alla fine. Poi c’è stato l’equivoco dell’amministrazione che mandò noi a parlare con la San Paolo Calcio invece di andarci direttamente.
La Vastese è d’accordo?
Devono farci sapere cosa ne pensano, ne ho parlato solo con Luigi Salvatorelli che poi riferirà al gruppo. Come Vasto Marina abbiamo fatto solo una richiesta, invece di scontrarci sui giovani chiediamo di dare la priorità alla nostra juniores visti i risultati conseguiti quest’anno, non abbiamo chiesto altro, di modo che possiamo proseguire il nostro progetto, vogliamo tornare a Roma e passare il turno. Se è vero che Menna lo vuole il Teramo vuol dire che abbiamo lavorato bene.
A che punto siete con le riconferme dei ragazzi?
Proveremo a trattenere tutti, Menna e Pili sono liberi, Stivaletta è nostro e sarà titolare in Eccellenza anche la prossima stagione, se lo dovesse chiedere una squadra di serie D lo faremo andare, deve, è giusto per la sua carriera che possa cogliere al volo la sua opportunità.
Come vi siete trovati nella gestione dello stadio Aragona?
A parte qualche discussione superflua su piccole cose siamo andati sempre molto d’accordo con la dirigenza biancorossa per tutta la stagione. Il campo è stato curato esclusivamente dai responsabili delle due squadre a nostre spese, l’amministrazione per noi non ha fatto nulla. Non seguono la squadra, non tanto la nostra che è una piccola realtà, ma almeno la Vastese, della quale si sono ricordati solo alla fine, nel momento delle cene e delle feste. L’amministrazione ci aveva promesso l’utilizzo gratuito invece ci sono arrivate delle fatture da pagare, li ringraziamo comunque per averci permesso di giocare nello stadio cittadino. Non gli abbiamo mai chiesto soldi e gli attrezzi li abbiamo comprati tutti noi, inoltre ci ha dato una grossa mano Mimmo Albanese.
Non si può dire che non vi abbia creato problemi il torneo delle scuole.
Non volevo assolutamente che si giocasse, per noi era un appuntamento troppo importante, mi aspettavo maggiore attenzione nei nostri confronti, ma non mi sono opposto, non volevo creare alcuna polemica.
La Vastese che futuro avrà?
Non pensi a vincere subito, sarà un anno particolare, ma un anno passa in fretta, non si faccia prendere dalla fretta e il calcio durerà. Sono convinto che avranno un futuro, hanno le capacità per fare la Serie C, ci sono politici e imprenditori importanti al suo interno che nel Vasto Marina non ci sono. Bisogna capire che c’è crisi, non ci sono tanti soldi e vanno ringraziate quelle persone, come i segretari e i dirigenti, che fanno calcio gratis la domenica sottraendo il proprio tempo alle famiglie. Quei pochi soldi che hanno deciso di spendere li tengano con amore perché non ci saranno più, la gente dia una mano, risponda con una grande campagna abbonamenti e faccia vedere che la città è presente, solo così si può fare un grande campionato.
I vostri obiettivi quali sono?
Vogliamo salvarci in Eccellenza, provando ad ingaggiare anche qualche vastese. In società invece saremo gli stessi di sempre, forse l’avvocato Baccalà avrà un ruolo più importante, ma non sono previsti nuovi ingressi, non è il momento di chiedere. Risolveremo le perdite economiche entro 4 mesi, sono venuti a mancare soldi importanti per fatturazioni emesse da gente che ha fatto solo promesse e poi è scappata, farò i loro nomi in seguito. Non vogliamo avventurieri, ne abbiamo avuti abbastanza.