E’ un’iniziativa economica di business con ampi risvolti di vera democrazia. Tutto il materiale sul tema è qui:
www.ybnd.eu/docs/Mat_fibra.pdf
Potremmo avere l’attesa larga banda su tutto il territorio nazionale, senza più digital divide, come fibra ottica di accesso per tutti, in proprietà ai cittadini (invece che degli operatori), nella forma di pertinenza delle loro unità immobiliari (case, uffici e aziende), senza oneri per lo stato e senza costi sorgenti per i cittadini.
In pratica, gratis.
Possono realizzare l’iniziativa i cittadini stessi, tramite associazioni che già li organizzano e/o nuovi consorzi, chiedendo il contributo informativo e organizzativo della pubblica amministrazione locale.
Troppo inutile balletto è in corso da troppi anni sul tema, tutto teso a distogliere risorse pubbliche a vantaggio di privati. Questa soluzione risolverebbe il problema ed eviterebbe l’inutile scempio di denaro pubblico.
Una volta ripreso il “potere di comunicare”, schiantando uno dei tanti monopoli di cui soffre l’economia, i cittadini potranno costituire tutte le società cooperative che desiderano, per contrastare altri monopoli e cartelli. Fatta – dai cittadini, con soldi che ora buttano – una rete di accesso di loro proprietà, collaborando tutti alla realizzazione, poi possono farsi un giornale, una TV, una banca, o addirittura una moneta con immediata circolazione sull’intero territorio nazionale.
La fibra dei cittadini è l’abilitatore tecnico e democratico per eccellenza, ovvero la condizione necessaria per poter concretamente poi fare qualcosa…
Per la petizione online clicca qui
Alfredo Bregni