Nulla da fare. Le proteste e gli appelli dei giorni scorsi non sono serviti. La proprietà dell’azienda non fa un passo indietro: sono stati licenziati con una lettera inviata dalla sede amministrativa di Boretto (Reggio Emilia) e recapitata oggi i 6 lavoratori dell’Arkema di Gissi che rischiavano il posto.
Nel documento, la multinazionale statunitense che produce rivestimenti e resine afferma che il “31 maggio 2013 si è conclusa presso il Ministero de Lavoro e delle Politiche sociali con un verbale di mancato accordo la procedura di riduzione di personale attivata dalla società il 6 marzo 2013”, ragion per cui “a seguito ed in esecuzione di tale procedura”, “le comunichiamo che il suo rapporto di lavoro con la nostra società viene risolto in data 12 giugno 2013 con conseguente collocazione in mobilità”.
La Arkema coating and resins srl annuncia che ai 6 ex dipendenti verrà pagata l’indennità sostitutiva di preavviso e giustifica i licenziamenti con “motivazioni di carattere tecnico-produttivo e organizzativo”.
I Cobas non ci stanno. “Non siano affatto d’accordo con quanto deciso dall’azienda”, protesta il segretario provinciale, Domenico Ranieri. “Siamo pronti a rendere pubbliche tante situazioni che i lavoratori si sono trovati a vivere e che fino ad ora sono state sottaciute”.
Per i sindacati, la Arkema è un’azienda in salute e il taglio di 17 posti di lavoro, 6 dei quali in Val Sinello, è totalmente ingiustificato.
Foto – Val Sinello, la Arkema licenzia 6 dipendenti
Ecco la lettera con cui la Arkema, multinazionale statunitense che produce resine e rivestimenti, licenzia 6 operai dello stabilimento di Gissi.