Quattro domande a Trenitalia. Le rivolge alla società che gestisce il trasporto ferroviario un gruppo di viaggiatori che si servono dello scalo di Vasto-San Salvo, sempre più una stazione fantasma.
La lettera – “Gentile redazione, come ampiamente era previsto, Trenitalia ha puntualmento disatteso con protervia e cecità aziendale le pressanti richieste di ripristino della fermata dei treni Inter City-notte nella stazione di Vasto-San Salvo.
In merito a ciò chiediamo ospitalità per porre alcune domande, sperando che vengano girate dai rappresentanti politici locali all’azienda, che in quanto pubblica avrebbe il dovere di esplicitare le proprie scelte.
1) Perchè gli IC-notte in partenza nella serata da Le-Ba-Ta, dopo avere fermato in tutte le città pugliesi aventi bacino di utenza simili alla nostra, pur transitando per la stazione di Vasto la ignorano scivolando via nella notte?
2) I predetti treni nascono con la qualifica di IC. I treni IC durante il giorno fermano a Vasto, perchè non la notte?
3) Pare logico e razionale che un comprensorio di circa centomila residenti venga tagliato fuori dai collegamenti ferroviari nazionali per 16 ore su 24?
4) Quali oscure logiche aziendali promuovono simili soluzioni a dir poco discriminatorie? (sempre che vi siano logiche). L’unica risposta che potrebbe venire- se mai verrà- è che non vi sono i numeri. Ma i numeri siamo noi cittadini utenti e se per assurdo anche uno solo di noi utilizzasse i treni-notte in fermata a Vasto, ciò giustificherebbe ampiamente la sosta. La breve fermata (forse 30/50 secondi) non avrebbe costi aggiuntivi per la povera Trenitalia che potrebbe così anche “far cassa” con qualche biglietto venduto in più.
Siamo consapevoli che in Italia esistono al momento gravi difficoltà e che le nostre proteste potrebbero apparire poca cosa, ma così non è: il buongiorno si vede dal mattino. In tutte le cose- piccole e grandi- ci vuole lungimiranza, intelligenza e senso dell’organizzazione, solo così il Paese potrà risollevarsi e tornare a viaggiare felice“.