E’ risaputo che in tempo di crisi il miglior investimento consiste nell’investire sui giovani, anche come forma di contrasto alle crisi future, giacché ci dovremo abituare, come abbiamo sempre fatto, tra l’altro, a crisi economiche continue.
Come investimento non bisogna intendere solo ed esclusivamente l’impiego di somme di denaro ma soprattutto curarsi di loro, credere in loro e nelle loro capacità.
In ambito scolastico, per esempio, si può intervenire potenziando l’apprendimento, cioè mettendo i giovani studenti in condizioni di apprendere meglio. “Ragazzi, non avete un buon metodo di studio!”. Quante volte lo abbiamo detto? Ma a questa affermazione deve seguire qualcos’altro, non può limitarsi ad una mera critica negativa. Se il metodo di studio degli studenti non è all’altezza della situazione bisognerà pur fare qualcosa per migliorarlo!
Ma è possibile migliorare il metodo di studio degli alunni?
La risposta è sì. Il problema è come?
Cerchiamo di dare una risposta a questo interrogativo.
Non esiste un metodo di studio valido per tutti gli alunni ma ognuno ha bisogno di utilizzare un metodo personalizzato. Gli alunni non apprendono tutti alla stessa maniera, ma vi sono delle differenze correlate ai diversi stili di apprendimento. Ricercatori americani già alcuni decenni addietro hanno individuato ben venti stili di apprendimento diversi che in ogni soggetto coesistono in gradi e combinazioni diversi.
Ebbene per stabilire quale sia il proprio metodo di studio più efficace è necessario conoscere i propri stili di apprendimento. A tal scopo sono stati prodotti molteplici test e questionari con caratteristiche appropriate all’età di ogni studente che consentono di stabilire quali siano i propri stili e in che maniera interagiscano tra di loro. Queste caratteristiche sono essenziali per poter individuare il proprio metodo di studio più valido.
Mediante dei training mirati, quindi, agli studenti vengono fornite indicazioni chiare e concrete sul come utilizzare le proprie caratteristiche di apprendimento al fine di ottenere risultati migliori nello studio a casa e a scuola. Il tutto a vantaggio della motivazione e della gratificazione.
Daniel Pink, un eminente studioso britannico sulle dinamiche motivazionali, ha dimostrato che i giovani di oggi non traggono vantaggio dalla motivazione esterna, cioè la motivazione che viene data dagli altri, come le ricompense, ma rendono se hanno una solida motivazione interna, o auto motivazione. Questa motivazione interna può essere potenziata se gli studenti sono messi in condizioni di fare bene, di riuscire, di ottenere risultati positivi. Gli alunni di oggi non gradiscono le solite raccomandazioni di studiare per garantirsi un futuro, ma vogliono applicarsi riuscendo. Il sistema migliore per garantire loro la gratificazione del fare bene è agire sui loro stili cognitivi e di conseguenza sul metodo di studio. Con training di sette-otto ore è possibile ottenere dei risultati positivi visibili sin da subito nel maggiore impegno e nella maggiore sicurezza in se stessi.
Prof. Carlo Salvitti