Un anno fa Tiziana Magnacca iniziava la sua avventura come sindaco di San Salvo. Storica vittoria del centrodestra dopo 20 anni di amministrazioni di centrosinistra e prima volta per un sindaco donna, al suo primo incarico amministrativo dopo essere stata nella sindacatura precedente, consigliere comunale d’opposizione. Ad un anno dal suo insediamento alla guida della città l’abbiamo incontrata per un’intervista in cui tracciare un bilancio del percorso fin qui compiuto e guardare al futuro.
Abbiamo individuato delle aree tematiche per facilitare la lettura.
Il programma
Questo primo anno alla guida della città non è stato semplice. Vi siete presentati con un programma articolato in tanti punti che non possono trovare immediata realizzazione in 12 mesi. Ci sono poi state vicende non preventivabili che avete dovuto affrontare.
E’ vero, il programma è complesso, ma io ho la pretesa di portarlo tutto a compimento, sono una persona molto esigente. Quello appena trascorso è stato un anno molto difficile, per una serie di eventi straordinari che abbiamo dovuto affrontare, a partire dall’isola ecologica, poi la gestione dei rifiuti, il problema degli accertamenti Tarsu disposti dal commissario. E poi ci sono stati eventi che hanno riguardato l’ordine pubblico e la sicurezza. Tutte questioni che ci hanno visti in prima linea anche nella gestione mediatica delle situazioni. Un anno in cui abbiamo scontato il fatto che il centrodestra amministra per la prima volta dopo 20 anni. Ma su questo ci siamo sempre posti con un atteggiamento di grandissima umiltà, consapevoli dei limiti del momento storico e anche dei nostri, sfuggendo ad ogni atteggiamento di autoreferenzialità. Ci siamo rimboccati le maniche, assolutamente determinati nel voler raggiungere gli obiettivi del programma, nella consapevolezza che possiamo sbagliare.
Noi riteniamo che la nostra più grande opera per la città non sarà un teatro o un parcheggio abbandonato, anche se speriamo di poter fare un parcheggio. La nostra più grande opera è quella di lasciare un’eredità di cambiamento culturale nel modo di amministrare. Prima il bene della città e poi il consenso. Sfido chiunque a verificare uno ad uno tutti i bandi e le gare che sono state fatte in questo anno nel comune di San Salvo.E poi vogliamo generare anche un cambiamento culturale nei cittadini. Stiamo lavorando per far capire ai cittadini che questa è la loro città e devono averne rispetto. Siamo stati votati sulla base di un programma elettorale e quello deve essere il collante di questa maggioranza da cui non ci si distanzia. Chi è fuori dal programma è fuori dall’amministrazione. Non consentirò ricatti, non consentirò minacce, nessun teatrino della politica. Siamo accomunati da una base valoriale comune, dagli insegnamenti cristiani e dall’etica cristiana. Questo accompagna sicuramente questa maggioranza. Tutto il resto deve essere certamente affrontato con le armi della mediazione politica, ma dai valori etici e dal programma non ci possiamo discostare.
Il lavoro
Il tema al centro dell’attenzione è sicuramente il lavoro. Un’amministrazione comunale non può creare, se non limitatamente, posti di lavoro, però può favorire tutto ciò attraverso la sua azione. San Salvo è un territorio con tante aziende che vivono situazioni di difficoltà. Quali politiche avete messo in atto in tal senso?
Abbiamo fatto esattamente quello che abbiamo detto in campagna elettorale, non creare posti di lavoro ma creare le condizioni per dire alle aziende che sono già qui “rimanete, perchè questo è un territorio credibile e, almeno come comunità cittadina, siamo in grado di rispettare le vostre scelte e fare in modo possiate continuare ad andare avanti per dare lavoro”. La prima cosa che abbiamo fatto è stato lavorare sulla fiscalità comunale. Abbiamo abbassato l’Imu sulle attività produttive fino alla soglia minima del 7,6 e previsto delle premialità, fino al 7,2, per coloro che non licenziavano. Per le aziende che decidono di investire sul nostro territorio abbiamo deliberato l’azzeramento della quota Imu a carico del Comune per i primi 3 anni. Questa è stata la prima azione vera, ma devo dire che su questo il Comune di San Salvo è stato lasciato solo, perchè nel circondario nessuno ha replicato una tale misura. Abbiamo avviato una serie di misure volte ad incentivare il commercio nel centro storico, prevedendo delle premialità per coloro che affittano i locali a nuove attività commerciali. Ora c’è la Tares e non nego di essere molto preoccupata, per il principio a cui è ispirata. Stiamo lavorando per fare in modo che sia meno pregiudizievole possibile sulle attività. Tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. In attesa di capire a livello nazionale cosa accadrà all’Imu abbiamo previsto un’aliquota che porterà disoccupati e disabili a non pagare quella sulla prima casa. Stiamo lavorando con il Suap, di cui San Salvo è capofila, per snellire il più possibile la burocrazia di autorizzazioni e concessioni attraverso un processo di informatizzazione. E poi cerchiamo di essere in prima linea sulle questioni che riguardano le attività produttive, ponendoci come livello intermedio tra le aziende produttrici e i livelli istituzionali superiori, facendo pressione politica affinché le situazioni si risolvano.
La sicurezza
Di eventi negativi sul fronte della sicurezza ce ne sono stati diversi. Tra i più rilevanti l’omicidio Paganelli e l’assalto al portavalori. Eventi che seppur non controllabili da parte di un’amministrazione rivelano l’esistenza di forme di disagio che sfociano in gesti di tale portata. Negli ultimi mesi, poi, sono stati arrestati numerosi spacciatori, a confermare come questo territorio sia il crocevia di traffici di sostanze stupefacenti provenienti dal sud Italia e diretti verso nord. Lei più volte ha sollecitato una maggiore presenza di forze dell’ordine, ma fino ad ora non ci sono state risposte concrete. L’amministrazione cosa può fare per intervenire sulla sicurezza?
Il legame tra disagio sociale e tendenza a delinquere è esattamente l’aspetto della sicurezza di cui il Comune è investito, mentre la per la repressione ci sono istituzioni deputate. In tal senso voglio evidenziare come, nella limitatezza dei mezzi e delle risorse, gli autori di tutti i crimini di maggior disvalore sociale sono stati scoperti nel giro di 48 ore, con indagini tempestive il cui merito va alle nostre forze dell’ordine. Noi, come prima cosa, possiamo intervenire sul pattugliamento e sul controllo del territorio. Ho iniziato un’opera di grande rivoluzione in questa città, dove c’era un totale pregiudizio nei confronti di una Polizia locale che fosse vero corpo di polizia. Abbiamo introdotto l’armamento e stiamo attendendo l’ultimo nullaosta dal Ministero degli Interni, abbiamo già predisposto le visite mediche e le esercitazioni per i nostri vigili. Questo ci consentirà di poter fare quei posti di blocco che prima non potevano fare, di allungare i turni. Ma questo non per scovare i delinquenti, perchè non spetta noi, ma per controllare e presidiare la città. Abbiamo delle evidenti limitazioni all’assunzione del personale ma con quello che abbiamo dobbiamo fare il massimo.
Allo stesso tempo stiamo lavorando sulla prevenzione, attraverso le politiche sociali, cosa che per lungo tempo è mancata a San Salvo. Abbiamo iniziato con l’assessorato alle politiche sociali un percorso che prenderà per mano i bambini sin dalle elementari, cercando di capire quali sono le sacche di disagio all’interno delle famiglie. Nella prima parte, che si è appena conclusa, abbiamo cercato di indagare quali fossero le situazioni che percepivano come positive per individuare i disagi. A disposizione delle scuole c’è uno psicologo per cercare di capire le situazioni di difficoltà nelle famiglie dei bambini che frequentano la scuola. Partirà anche uno sportello con esperti in grado di accogliere le famiglie che vorranno confrontarsi per trovare le soluzioni per uscire da alcune situazioni. Sarà anche uno strumento per mappare la città e intervenire con delle azioni di prevenzione. Faremo dei corsi di legalità e sicurezza nelle scuole coinvolgendo anche le istituzioni deputate e abbiamo partecipato a dei progetti che, se verranno accolti, ci daranno la possibilità di reinserire gli operatori di strada. In tal senso voglio lanciare un appello. E’ impensabile che gli adolescenti trascorrano interi pomeriggi e serate alla Villa Comunale o in altri posti senza fare nulla. L’attenzione va al mondo giovanile, a quella fascia di popolazione che potrebbe essere a rischio. Ad oggi non ci è stato possibile per problemi di bilancio, ma ci piacerebbe arrivare ad avere un centro di aggregazione giovanile, per quei ragazzi che non trovano interesse per le tante realtà presenti a San Salvo. Penso alle numerose società sportive che operano con successo o alle formazioni musicali che sono il fiore all’occhiello di San Salvo. Non posso non citare l’orchestra della Scuola Media Salvo D’Acquisto e il gran lavoro del professor Esposito, che mantiene viva la passione per la musica dei ragazzi.
Il senso unico in via Montegrappa
In questo anno ci sono state anche delle vicende di aspro scontro con una parte dei cittadini e quindi con le forze politiche d’opposizione. Il senso unico in via Montegrappa fa ancora discutere le persone che hanno raccolto le firme e non si sentono ascoltate.
Approfitto per fare chiarezza. Il sindaco di una città ogni giorno deve scegliere. E deve farlo valutando le situazioni in gioco, comprendendo quale delle situazioni è preminente rispetto al bene della città e dei propri cittadini. La scelta deve essere guidata sempre da questo criterio, lo ribadisco: prima il bene della città, poi il consenso. Questo è il nuovo modo di fare politica. Perchè abbiamo assunto questa decisione? Lì ci sono 2 scuole, 1500 ragazzi che erano esposti ogni giorno all’inquinamento acustico, rilevato non da me ma da una società di certificazione. Solo un ignorante non comprende che l’inquinamento acustico è pericoloso per la salute quanto l’inquinamento atmosferico. L’amministrazione Marchese nel 2010 approvò un piano di zonizzazione acustica, con una votazione unanime del consiglio, in cui si diceva che laddove ci sono le scuole la rumorosità non può superare certe soglie. Non abbiamo fatto nient’altro che riscontrare la presenza delle scuole e il superamento dei limiti e poi cercare una soluzione. Avremmo perso la certificazione di qualità e di conseguenza la Bandiera Blu. Non secondario è il problema della sicurezza stradale. Abbiamo deciso di tutelare la sicurezza dei figli di San Salvo e ci scusiamo se abbiamo provocato la scomodità di girare l’angolo e impiegare 30 secondi in più, ma per me viene prima la salute dei ragazzi e poi la comodità di qualche adulto. Questo non toglie che si possono valutare altre soluzioni. Quando la scuola sarà chiusa riapriremo il traffico ma di certo da settembre, durante l’orario scolastico, ci sarà il senso unico.
Piazza San Vitale
Altro dibattito molto acceso è quello sulla riapertura al traffico di piazza San Vitale. Le due opposte correnti di pensiero si fronteggiano a colpi di comunicati stampa, pagine Facebook e altre iniziative. Alla fine cosa farete?
Ribadisco dicendo che noi seguiamo il programma elettorale perchè per quello siamo stati votati. E nel programma elettorale c’è scritto che verrà riaperto al traffico, in via sperimentale, il centro cittadino. Su piazza San Vitale proveremo la riapertura in via sperimentale. Poi faremo una comparazione degli interessi tra sei mesi e poi siamo disposti anche a tornare sui nostri passi, con l’umiltà di comprendere che magari quella non è la soluzione. Ma oggi abbiamo un centro storico morto, dove non si svolge attività sociale.
Il rapporto con l’opposizione
La fotografia del giorno della sua elezione è quella in cui Domenico Di Stefano, sconfitto al ballottaggio, le stringe la mano, aprendo forse una stagione politica fatta di maggior collaborazione tra chi è chiamato alla guida della città e chi è all’opposizione. Come ha gestito i rapporti con la minoranza in consiglio comunale?
Sono fortemente legata all’idea di vivere in un Paese democratico. Essere convinti della democraticità delle istituzioni del proprio paese vuol dire prima di tutto legittimare la posizione di coloro che sono minoranza. E’ indispensabile avere un’opposizione credibile perchè quando è propositiva arricchisce l’azione amministrativa. Ma anche quando di è di controllo ci consente di riflettere e magari evitare di prendere decisioni che diversamente si sarebbero prese. Il primo compito è quello di legittimare l’opposizione, riconoscerne il valore come rappresentativa di una parte della città. Mi piace sottolineare che a San Salvo è accaduta una cosa mai successa: ho integrato il mio programma con diversi punti proposti dal candidato sindaco a me avverso. In consiglio ci sono stati tanti provvedimenti approvati all’unanimità e questo individua l’atteggiamento di una maggioranza che pure avrebbe i numeri e quindi nessuna necessità di cercare l’unanimità. In alcune occasioni abbiamo anche ritirato dei punti facendo ritornare in commissione alcuni provvedimenti. Devo dire che noi non siamo stati trattati allo stesso modo quando eravamo in opposizione. Non c’è stato un solo emendamento, una sola proposta accolta dall’allora maggioranza di centrosinistra. Vi erano proposte che non venivano neanche portate in aula, tacciandole di inammissibilità. Per la trasparenza dei rapporti abbiamo introdotto la diretta streaming, quindi ognuno può guardare cosa succede.
I rapporti con i predecessori
Lei è al primo incarico amministrativo e si trova in consiglio a confrontarsi con persone che hanno una lunga esperienza di governo, sia nella sua minoranza, con i suoi predecessori Marchese e Mariotti, che tra i suoi colleghi di maggioranza Argirò e Spadano. C’è il rischio di sentirsi sempre “sotto giudizio”?
Per me è una sfida a migliorarmi. Dai consiglieri di minoranza prendo la loro esperienza e il loro pungolo come momento di riflessione per aiutarmi a crescere. Verso i colleghi della maggioranza non ho mai avuto un atteggiamento di sudditanza, ma riconosco che la loro esperienza mi ha arricchito. Credo, come consigliere d’opposizione e oggi come sindaco, di aver fatto un percorso molto veloce anche grazie agli uomini che mi sono accanto, in tutto il consiglio. Sono stato un consigliere tenace perchè avevo una maggioranza di un certo tipo. Grazie a quella esperienza mi sono fatta le ossa, con il supporto dei consiglieri Spadano e Argirò a cui mi rivolgo quando ho necessità di attingere alla loro grande esperienza. Trovo sia un arricchimento per tutti avere queste persone in consiglio comunale. Credo che San Salvo, in questo momento storico, abbia la migliore classe dirigente possibile. E questo è solo un bene per la città, perchè l’esperienza di Mariotti, Marchese, Di Stefano, che è stato a lungo assessore, e poi Spadano, Argirò, Marcello sono una risorsa. Così come l’impegno di tutti gli altri. C’è anche l’entusiasmo delle nuove leve, ci sono consiglieri che tutte le mattine vengono in Comune a informarsi. C’è un mix tra novità, entusiasmo ed esperienza, che, secondo me, è il meglio per San Salvo.
La vita privata
Quanto è cambiata la sua vita personale da quando è sindaco?
E’ un ruolo totalmente assorbente ma è giusto che sia così. Mi chiedo come sia possibile farlo in maniera diversa da come lo sto facendo insieme alla mia giunta ma non credo si possa fare in maniera diversa. Bisogna essere sempre presenti, informati, a partire dalle questioni amministrative e del lavoro di ogni settore. Poi c’è il contatto con le persone, la presenza tra la gente. Gli amministratori devono essere presenti. Noi, purtroppo, non apparteniamo più alla famiglia. Io sono 17 giorni che non rientro a cena a casa la sera. Ho la fortuna di avere un marito che mi ha sempre sostenuto e che mi dà forza, mi dà coraggio anche nei momenti più difficili e che sta con me. Io non vado a cena con un amico da un anno e mezzo perchè quando ho una sera libera resto a casa. Ma credo che il sindaco sia rimasta l’ultima carica istituzionale che veramente è in trincea tutti i giorni. Agli occhi dei cittadini ogni cosa che accade è colpa nostra e quindi non bisogna tralasciare niente. Però sono tenace ed esigente con me stessa, quindi vado avanti con passione e senza paura.