“Golden Lady. Dov’è finita la riconversione?“. Questo il cartello mostrato da un gruppo di ex dipendenti dello stabilimento che produceva calze nella Val Sinello e che da un anno stanno vivendo una situazione di assoluta difficoltà. Lo hanno mostrato al presidente della Regione Gianni Chiodi, all’assessore regionale Paolo Gatti e al consigliere regionale Nicola Argirò, presenti all’inaugurazione del rinnovato centro storico di Villalfonsina.
I lavoratori hanno poi scambiato qualche parola con i rappresentanti della Regione. “Gli abbiamo ricordato ancora una volta la nostra situazione – racconta una delle lavoratrici presenti- e che nel prossimo incontro al ministero dovranno dare il massimo per cercare di trovare una soluzione. Ci hanno risposto che loro hanno fatto quello che era di loro competenza e, se potranno fare altro, lo faranno. Di certo non è una risposta che ci soddisfa“.
Il ruolo della Regione è stato cruciale nel rapporto con la New Trade, una delle due aziende subentrare nello stabilimento di Gissi e che dai 115 dipendenti da riassorbire oggi ne fa lavorare solo 11. L’azienza si è aggiudicata due finanziamenti regionali, che però non sono stati mai erogati perchè mancava una fideiussione di garanzia. Da qui il braccio di ferro tra titolare dell’azienda, che ha sempre lamentato un’assenza di collaborazione, e Regione, che ha preteso il rispetto delle norma sulla fidejussione, come tutela per i lavoratori. La vicenda si è quindi impantanata, con le conseguenze che ormai sono sotto gli occhi di tutti.
Ad un anno dagli annunci e dai proclami sui manifesti, la situazione a Gissi è nera. Nelle prossime settimane ci sarà un incontro al Ministero, con l’auspicio da parte di lavoratori e sindacati di poter ripartire con il processo di riconversione.