“Capire e supportare i bambini con sospetta dislessia”. E’ il tema di un interessante convegno organizzato dalla nuova Direzione Didattica di Vasto che si terrà il 30 e il 31 maggio nell’aula magna dell’Istituto Superiore Pantini-Pudente in via Conti Ricci. E’ questo l’evento che chiude i lavori del Progetto Comenius che ha visto collaborare, per due anni, Spagna, Portogallo e Irlanda e Italia sul tema della dislessia. Questa è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corrente e fluente. L’espressione inglese usata per denominare questo disturbo è “Learning Disabilities” (LD). “La dislessia -precisa il professor Stella-, è una patologia su base neurobiologica. Non si può andare a correggere un’area del cervello, però si può fare molto altro. Si possono insegnare tecniche di lettura specifiche. Per esempio, insegnare in modo graduale al bambino a leggere: parole prima senza doppie, poi senza accenti e così via, non presentare i quattro carattere contemporaneamente. Sembra che questo si faccia in una qualsiasi scuola primaria, ma non è così semplice — spiega lo psicologo clinico, bisogna conoscere bene la struttura della lingua per graduare le difficoltà”.
“Il convegno – anticipa la psicologa Rachele Giammario – rivolto al mondo della sanità, della scuola e delle famiglie, vuole essere una riflessione sugli strumenti e sulle modalità di aiuto agli studenti”.
La sessione del convegno di giovedì 30 maggio sarà dedicata all’uso dell’informatica per favorire l’apprendimento dei soggetti con DSA, il 31, invece, sarà dedicato alla prevenzione, ai progetti di sostegno allo studio, alla motivazione e ai problemi psicologici che ne possono derivare. Ci saranno molti spunti per una didattica inclusiva.