Dino Cieri si occupa di cucina artistica, gli esperti del settore lo chiamano fruit and vegetables carvings, in pratica un intagliatore di frutta e vegetali, uno che con le mani e gli attrezzi del mestiere riesce a trasformare i prodotti della terra in vere e proprie opere d’arte. 45 anni, originario di Pollutri, ma con un’attività ortofrutticola avviata da anni a Vasto, è tra i numeri 1 in Italia, ha vinto prestigiosi premi e adesso punta a farsi conoscere e apprezzare anche all’estero. Dino, oltre ad organizzare buffet per compleanni, matrimoni e qualsiasi tipo di evento, è anche docente per Trifoland, un’associazione di Pescara, per la quale insegna ai corsi della Confesercenti.
Tutto ha inizio per caso, quasi per scherzo, circa 10 anni fa.
Grazie a due persone alle quali voglio un bene dell’anima, sono lo chef Federico Cieri e Lino Ciffolilli, quello della pasticceria da Lino. Quest’ultimo è venuto qui un giorno e mi ha fatto vedere una rosellina di carote, mi colpì per il grande effetto che mi fece, così decisi di provare a farla anche io. E’ iniziato tutto quel giorno, la feci anche io e gliela mostrai, ci ho messo 30 minuti, oggi la faccio in 30 secondi. Lui fu positivamente sorpreso e mi disse che dovevamo provare a fare qualcosa insieme.
Così è partita la tua avventura.
Dopo qualche anno ho partecipato ad una rassegna di cuochi a Villa Santa Maria, da allora lavoro con cuochi professionisti tra i più noti. Ho vinto gli internazionali a Massa Carrara nel 2011 e il campionato nazionale Aibes, l’associazione italiana barmen e sostenitori, nel 2012. Questo è un riconoscimento al quale tengo molto perché l’Aibes è molto pignola, aver vinto quel premio significa tantissimo. Ho ricevuto l’attestato Arte culinaria mondiale in cucina, Albo D’Oro di William La Fortezza, uno degli chef più bravi al mondo.
Fai tutto da solo?
Mi aiuta la mia compagna Nella, soprattutto per quanto riguarda la gestione del negozio quando non posso essere presente, il suo sostegno è fondamentale, oltre ad essere sempre molto importante.
Riesci a conciliare entrambe le attività?
Non è un problema perché per me fa intagliare parte anche del mio lavoro, ho iniziato ad avere maggiore visibilità e importanza, poi più titoli hai e più ti chiamano, sono delle ottime referenze che ti permettono di lavorare ancora di più e in un periodo così difficile è una grande fortuna. A Vasto siamo solo all’inizio, ma le cose stanno andando molto bene.
C’è lavoro in questo settore?
E’ una nuova importante opportunità di lavoro in un momento difficile, ma deve piacere. C’è bisogno di personale, è un settore in forte espansione. Il periodo che va da maggio ad ottobre è quello topico. In alcuni casi la richiesta è cosi eccessiva che devo rifiutare dei lavori, anche se non vorrei, in un momento di crisi come questo può sembrare irrispettoso, ma non posso fare altrimenti, da solo non riesco.
A tal proposito vuoi fare un appello.
La richiesta è alta, ci sono tanti ristoranti, ormai il design del piatto è di moda e va tanto, ma a Vasto siamo solo in due, c’è bisogno di altre forze. Chi è interessato mi può contattare, basta avere voglia di lavorare, estro in cucina. Si tratta di un lavoro impegnativo, si è occupati spesso nei giorni festivi, fuori casa e per tutta la giornata.
Come elabori le tue creazioni?
Faccio tutto io, prendo ispirazione da ciò che mi viene in mente, mi rifaccio alla tecnica thailandese del thai, poi da lì sviluppo tutto ciò che ruota attorno all’intaglio.
Qual è il momento di maggiore soddisfazione?
Quando esponi, perché è un qualcosa di nuovo nella nostra zona, le persone non sono abituate ai buffet artistici e sono sorprese e meravigliate quando li vedono, commentano e fanno foto. I commenti positivi e di stupore sono sempre molto belli e poi è anche bello vedere dei posti nuovi, mi chiamano in varie località italiane e si viaggia abbastanza.
La parte più brutta?
Che devi fare tutto in 4/5 ore, in alcuni casi non hai molto tempo a disposizione perché altrimenti la frutta si rovina.
Racconta qualche episodio curioso che ti è capitato.
Al termine di un buffet vicino L’Aquila per il fratello di un calciatore famoso ho ricevuto una mancia che ricorderò per tutta la vita, non mi era mai successo, preferisco non fare il nome. Oppure quando facevo dimostrazioni a Villa Santa Maria e creavo dei pupazzi con la frutta, i ragazzi delle elementari, che solitamente a quell’età si distraggono facilmente, erano tutti attentissimi.
All’inizio pensavi che questa passione sarebbe diventata così impegnativa?
Ho iniziato quasi per scherzo, non mi aspettavo di arrivare ad un livello simile.
Chi sono i più bravi?
I filippini, quando li vedo lavorare sono spettacolari, i thaliandesi, gli spagnoli e poi gli italiani, anche se a giudicare nelle competizioni sono polacchi e rumeni, non ho capito il motivo, ma è questa la regola.
Quali programmi hai per il futuro?
Sicuramente organizzerò qualcosa per la notte bianca al Caffè Caprioli, se riesco ho in mente di rappresentare qualcosa sui cocomeri e poi gli internazionali 2013 a Bruxelles. Il mio collega, il maestro Emanuele Forcone che fa zucchero artistico, mi ha proposto di andare con lui in Australia, ma non ho tempo, per fortuna, vuol dire che qui lavoro.
Hai in mente anche di coinvolgere i giovani.
Mi piacerebbe che si avvicinasse qualcuno delle istituzioni, rappresento Vasto a livello nazionale, non lo faccio per soldi, non mi interessa, sarebbe bello realizzare un progetto per avvicinare i ragazzi e le persone che vogliono lavorare, perché questo settore può portare occupazione. Mi piacerebbe fare qualcosa di importante, spero di poter contare anche sull’aiuto del Comune.
Per ulteriori informazioni
artfruit1.myblog.it
Nella fotogallery le altre immagini delle creazioni di Dino Cieri
Foto – Le creazioni di Dino Cieri
Le immagini delle opere di Dino Cieri, intagliatore di frutta e verdura.