Corrado Sabatini non può fare il consigliere comunale perché è incompatibile per legge con la carica di rappresentante del popolo, visto che ha un contenzioso edilizio col Comune di Vasto. Lo affermano i suoi ex colleghi di partito, Eliana Menna e Marco Del Bonifro, consigliere provinciale e coordinatore dell’Italia dei valori di Vasto, che chiedono la decadenza immediata di Sabatini, eletto nel 2011 nella lista dell’Idv e transitato lo scorso anno nel Partito socialista.
Menna e Del Bonifro hanno protocollato in municipio una “istanza di decadenza per incompatibilità” e avvertono: “Il persistere di tale incompatibilità verrà da noi perseguito in tutti i modi previsti dalla legge”. Se questo avvenisse, sarebbe proprio Eliana Menna, prima dei non eletti nell’Idv, a subentrare a Sabatini. E l’ex assessora, dopo essere stata cacciata dalla Giunta Lapenna nel 2009, non garantirebbe alcun sostegno certo e incondizionato all’amministrazione di centrosinistra. Per il primo cittadino potrebbe essere un’altra spina nel fianco.
“L’Italia dei Valori di Vasto seconda forza della maggioranza amministrativa alle ultime elezioni comunali – ricordano i due dirigenti politici – in data 20 maggio 2013 ha protocollato una istanza indirizzata al sindaco di Vasto, al Consiglio comunale, ed alla Giunta comunale, per segnalare l’incompatibilità (prevista dagli articoli 63 e seguenti del decreto legislativo numero 267 del 2000) dell’ingegner Corrado Sabatini alla carica di consigliere comunale.
Tale incompatibilità, persiste ormai dal mese di dicembre, e va immediatamente risolta”. Menna e Del Bonifro citano l’articolo 4 del Testo unico degli enti locali: “Stabilisce che non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile o amministrativo, con il Comune”.
La vicenda – Il riferimento, nello specifico, è alla vicenda riguardante l’edificio in costruzione in via Santa Lucia, vicino al viadotto Histonium. Sabatini ne è il progettista. Il cantiere è sotto sequestro (la polizia municipale lo ha sigillato il 27 marzo scorso) e su di esso pende un’ordinanza di demolizione, la numero 70 del 22 marzo 2013, con cui il dirigente del settore Urbanistica del Comune, Pasquale D’Ermilio, ingiunge la sospensione immediata dei lavori perché sono state eseguite “opere edilizie non autorizzate” e “realizzate abusivamente in quanto sprovviste di titolo autorizzativo”. L’impresa costruttrice, la Effeci costruzioni srl, ritiene di essere nel giusto e ha presentato ricorso al Tar, chiedendo il dissequestro e la possibilità di riprendere i lavori.
La richiesta dell’Idv – “L’Idv di Vasto, vuole con tale atto aiutare il sindaco, da sempre sostenitore della legalità, valore dichiarato come caratterizzante la sua guida cittadina, e motivo di sostegno da parte del nostro partito alle passate amministrative comunali, al ripristino della stessa.
Il persistere di tale incompatibilità, che va contro i principi statutari del nostro partito e del programma della maggioranza e ci penalizza gravemente come mancata rappresentanza politica all’interno del consiglio comunale, verrà da noi perseguito in tutti i modi previsti dalla legge.
Siamo sicuri che tutte le forze politiche provvederanno, a seguito della nostra istanza, al ripristino della normalità e legalità all’interno del consiglio comunale”.