“Progetto per Vasto non può dire che la discriminante tra chi fa opposizione vera e chi fa opposizione di facciata è rappresentata dal firmare o meno la richiesta di dimissioni del sindaco. Per noi la vera discriminante è restata, durante il ballottaggio del 2011, aver agito per far vincere o perdere Lapenna. Dopo aver contribuito a farlo vincere, com’è accaduto a Progetto per Vasto, nonostante avesse firmato un accordo con il ballottante Della Porta, non si possono chiedere le dimissioni, a meno che non si ritenga che il sindaco abbia infranto il codice penale”. Si spacca il fronte dell’opposizione nel Consiglio comunale di Vasto.
Se Massimo Desiati sabato aveva chiesto alle forze politiche della minoranza di aderire compatte alla raccolta di firme avviata in città per chiedere le dimissioni del sindaco, Luciano Lapenna, affermando che “questa è la discriminante tra chi fa opposizione vera e chi fa opposizione di facciata”, quattro consiglieri comunali prendono le distanze dall’iniziativa di Progetto per Vasto e bocciano la petizione anti Lapenna. Lo fanno in un comunicato congiunto firmato da Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete, Mario Della Porta e Massimiliano Montemurro.
“Chiedere le dimissioni, che nessuno darà mai – sostengono i quattro rappresentanti di minoranza – è una inutile pratica del secolo scorso molto esercitata soprattutto dall’estrema destra. Noi riteniamo che chiedere le dimissioni una volta possa anche starci; due volte, che sia eccessivo; tre volte, che sia alquanto esagerato; quattro volte, che sia ridicolo. Progetto per Vasto ha ormai superato anche le quattro volte. La maggioranza dei cittadini vastesi, e Progetto per Vasto lo sa bene, ha votato perché Lapenna facesse il sindaco fino al 2016. Siamo soltanto al 2013. L’opposizione non è né vera, né di facciata. Se i provvedimenti che l’amministrazione Lapenna presenta in Consiglio non sono nell’interesse di Vasto, noi votiamo contro. Se sono nell’interesse di Vasto, noi votiamo a favore. Durante il primo Consiglio Comunale, per dei rilievi sollevati dal giurista Della Porta, abbiamo anche firmato un ricorso al Tar contro l’amministrazione Lapenna. Eravamo in otto. Mancavano le firme di Progetto per Vasto, l’opposizione vera”.