Qualcuno direbbe che questa è una storia come tante in un Paese afflitto da una crisi economica che sta impoverendo quelle che una volta erano considerate le classi medie, figurarsi coloro che problemi economici ne hanno sempre avuti, pur, bene o male, cavandosela sempre. Ora la crisi non ha proprio pietà di loro. E nemmeno chi dovrebbe aiutare persone che senza lavoro, senza reddito e per di più invalide, avrebbero bisogno di un occhio di riguardo.
Michele D’Ambrosio compie 40 anni il 24 maggio, non è sposato e non ha figli. Ha lavorato per anni in una industria metalmeccanica vicino Torino Di Sangro. Una casa ce l’aveva, un lavoro anche. Poi i primi problemi fisici, un’operazione con la quale gli è stata impiantata un’aorta ed una valvola mitrale artificiale. 74 % di invalidità, all’inizio. Ma da quel giorno di quattro anni fa, senza più lavoro; perché se da una parte i medici gli avevano detto che quel mestiere che svolgeva andava alleggerito, dall’altra la fabbrica non aveva bisogno di lui. Michele non ha mai ricevuto una pensione d’invalidità. La sua domanda è stata respinta. Figurarsi ora che l’invalidità è passata al 68 %. Ha tentato tutte le strade, Michele, il quale dice “io non voglio sussidi e pensioni, io voglio solamente un lavoro”. Perché non può pagarsi nemmeno l’affitto di casa, tant’è che da febbraio ai primi di maggio, avendo una sua amica lasciato la casa nella quale anche lui, ospite, abitava, ha dormito in macchina, parcheggiato in Piazza Giovine, fin quando un cognato, saputa la situazione, lo ha ospitato a casa.
“Ma io non voglio pesare su altri. Non so, tra l’altro, fin quando mio cognato mi tiene in casa sua” dice Michele il quale si è rivolto anche in Comune ed ai servizi sociali, ma si è sentito rispondere che “lavoro non ce n’è, e non avendo cinquant’anni, non può accedere nemmeno al sussidio.” Si sente abbandonato dalle Istituzioni D’Ambrosio, il quale, amareggiato, dice che “quando vado in Comune per chiedere un lavoro, anche a dieci giorni, mi vengono chiuse tutte le porte.” Da quattro anni Michele non lavora. Per un po’ di tempo ha vissuto con qualche soldo messo da parte. Non ha mai smesso di cercare un lavoro. Vorrebbe smettere. Nel senso che vorrebbe trovarlo.
(da Zoom)