Una nutrita platea ha accolto, nella giornata di ieri, il direttore de “Il sole 24 ore” Roberto Napoletano. L’evento moderato dal giornalista Angelo Ciaravolo ed organizzato dallo Studio Cesaroni, dalla BCC della Valle del Trigno e patrocinato dal Comune di San Salvo si è svolto nella sala convegni dello stesso istituto di credito. Alla presenza delle numerose autorità tra le quali: il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, l’assessore regionale e presidente della IV commissione Nicola Argirò, il direttore di Assovasto, Antonio Cocozzella. Al centro dell’incontro il libro “Promemoria Italiano” dello stesso Napoletano, un memorandum su uomini e fatti di ieri e di oggi raccontati con una scrittura narrativa, pubblicato da Rizzoli a novembre scorso. Il dibattito ha visto l’intervento iniziale del sindaco sansalvese la quale, oltre agli onori di casa, ha sottolineato l’attualità dello scritto. L’intervento d’obbligo del padrone di casa Nicola Valentini è sceso nell’anima della politica economica e dell’etica bancaria che muove una struttura di credito cooperativo, si è parlato di valori, di promozione dei territori in cui queste realtà insistono, strizzando l’occhio alle tesi sostenute dal direttore del primo giornale economico nazionale.
A fare le veci del presidente Assovasto è stato il segretario Antonio Cocozzella che, vuoi per la mission della struttura cui appartiene, vuoi per l’importanza che esercita il nostro territorio nel panorama abruzzese, ha richiamato il capitolo del libro che testimonia la vita di Giuseppe Cirulli: gissano che nella capitale fa il sarto per clienti come Carlo Azeglio Ciampi e possiede secondo l’autore l’abito mentale che servirebbe oggi al Paese per ripartire. Obbligatorio il richiamo all’ex ministro Dc Remo Gaspari scomparso di recente nella sua casa di famiglia, un secondo piano senza ascensore. Il moderatore Angelo Ciaravolo infine, ha passato la parola al direttore Roberto Napoletano che ha fornito, con estrema chiarezza, le interpretazioni dei fatti più importanti degli ultimi anni di vita dell’Italia incantando una platea attenta e coinvolta. In controtendenza con quanto affermato dalla maggior parte degli statisti tecnici che si sono avvicendati nel breve passato, Napoletano pone l’attenzione su quello che si è perso in termini di attaccamento al lavoro, ai ruoli che ognuno deve e deve saper svolgere. Insomma se l’Italia è stata fatta da figli di contadini e operai, non ci si spiega come le innumerevoli cariche pluriformate abbiano condotto questo virtuoso paese ad un passo dal baratro.
“I giovani vanno fatti innamorare della politica perché da millenni gli stati si governano con la politica e con la democrazia” ha affermato. L’incontro è terminato con un excursus sulla bontà delle politiche dell’ultimo ventennio messe in atto per far emergere l’Abruzzo a nord del sud, relazionando su un mezzogiorno che, sì ha ottenuto importanti sovvenzioni, ma custodisce da parte sua un tesoro di premialità in campo artigianale, artistico e culturale da far invidia all’intero globo. C’è stato spazio anche per le domande che hanno dimostrato la stima nei confronti dell’autore da parte degli intervenuti e che hanno continuato ad ammaliare quanti erano lì ad ascoltare. Preziosa è stata anche la conduzione del giornalista Ciaravolo che amico e conterraneo di Roberto Napoletano ha saputo porre l’accento su quanto di più interessante poteva emergere nell’evento. I saluti da parte degli intervenuti sono stati diretti allo Studio Cesaroni, sempre attento alle esigenze delle realtà locali promuovendo momenti ad alta connotazione culturale.
Danilo Bolognese
Foto – Roberto Napoletano a San Salvo
Incontro con il direttore del Sole 24 ore.