Pur sapendo che l’informazione è maggiormente interessata alle notizie sulla crisi politica, mi sembra importante segnalare due provvedimenti approvati durante l’ultimo Consiglio Comunale di Vasto, fondamentali per il futuro del nostro territorio, a riprova che il così detto immobilismo è legato soprattutto al nostro errato modo di comunicare ciò che di buono cerchiamo di fare.
Il primo provvedimento è l’approvazione, in modo unanime, del progetto preliminare di un tratto di pista ciclabile lungo l’ex tracciato ferroviario: un finanziamento di 2 milioni di euro del Ministero dello Sviluppo Economico, oltre a un cofinanziamento comunale di 300 mila euro per realizzare altri 5 km di pista ciclabile, in uno dei tratti più suggestivi della costa teatina (dalla
foce del fiume Sinello sino a Punta Penna), in coerenza con il Progetto della Via Verde della Costa dei Trabocchi, approvato dalla Provincia di Chieti e adottato nel suo complesso dal Comune di Vasto. Ricordiamo inoltre che il tratto centrale (da P.zza Fiume a loc. Vignola) è interessato dallo stesso progetto che dovrà partire con un altro finanziamento.
Con quel provvedimento inoltre avviamo l’acquisizione dell’ex tracciato ferroviario, attraverso una procedura di esproprio. L’avvio della procedura di esproprio ci tutela dalle condizioni poste dal MISE per l’utilizzo di quei fondi e siamo il primo Comune della Costa ad aver colto l’importanza di questo passaggio a cui la provincia di Chieti sembra essere disattenta da troppo
tempo. Con questo provvedimento abbiamo posto tutti gli atti necessari per la cantierizzazione dell’opera.
Sempre a tutela della Costa e in coerenza con un idea di sviluppo basato sul turismo ecosostenibile, Il Consiglio Comunale di Vasto ha approvato all’ unanimità un provvedimento di Proposta Di Legge da sottoporre alla Regione e successivamente alla Camera dei deputati, per consentire alle Regioni il diritto di intervento in materia ambientale ed energetica, visto che il territorio e il mare dell’Abruzzo sono interessati da un pesante attacco delle società petrolifere e l’attuale legge nazionale dàall’UNMIG la totale autonomia di decisione sul territorio nazionale.
La storia della legislazione in materia di energia, soprattutto dal 2004 ad oggi, è storia di semplificazioni e di scorciatoie per gli investitori dell’eneriga. Per risolvere il problema è necessario smantellare il presupposto stesso di questa architettura normativa, allontanando lo spettro di raffinerie, piattaforme ed, anche, elettrodotti. Questo presupposto è l’articolo 29 del decreto legislativo 112 de 1998, il decreto che ripartisce competenze e funzioni tra i diversi livelli istituzionali, affidando solo allo Stato la “gestione” del mare!
Per cercare di rimuovere questo macigno, grazie alle prerogative offerte dall’art.121 della Costituzione italiana e dall’art.31 dello Statuto della Regione Abruzzo che consentono di sottoporre alla Regione una Proposta Di Legge da inoltrare alle Camere, il Consiglio Comunale di Vasto all’unanimità ha approvato una proposta di modifica sostanziale del Dlg 112/98. Il provvedimento saràinviato a tutti i Comuni della Regione Abruzzo affinchè seguano l’esempio che porti un risultato anche al Consiglio Regionale.
Questi tanti passaggi “dal basso” hanno lo scopo di sensibilizzare maggiormente le Istituzioni e far sì che la proposta di legge nazionale non resti in qualche cassetto del Ministero.
Marco Marra