Aveva 73 anni Pierino G., l’uomo residente in un comune del Vastese morto nel carcere di Castrogno a Teramo. Lo ha stroncato un infarto. L’uomo, che stava scontando una condanna per pedofilia, avrebbe saldato i conti con la giustizia l’anno prossimo. L’anziano detenuto era ospite di una sezione protetta del carcere teramano e non è noto se l’arresto cardiocircolatorio fosse legato a una patologia conosciuta dal personale medico del penitenziario.
Chi lo conosce giura però che, ultimamente, il recluso fosse sofferente e pallido. Accertate le cause naturali del decesso, il magistrato di sorveglianza e la procura di Teramo hanno disposto la restituzione della salma ai familiari. I funerali sono in programma domani alle 17 nel paese dove viveva. Per i sindacati, intanto, questa è una nuova pagina nera per il carcere teramano. Per Paolo Lezzi, referente Uil Penitenziari, a Castrogno arrivano da ogni parte, non solo d’Abruzzo, i due terzi dei detenuti ammalati, visto l’efficiente servizio di guardia medica 24 ore su 24, l’infermeria disponibile dalle 7 alle 22 e l’eccellenza del servizio di cardiologia dell’ospedale cittadino Mazzini.
“Cionostante – conclude – un altro agente verrà distaccato da Teramo al carcere di Sulmona”. Uil, Cgil, Cisl, Sappe e Sinappe preannunciano per la settimana prossima un sit – in di protesta davanti alla prefettura di Teramo per i gravissimi problemi del carcere teramano.
Gianni Quagliarella – Il Messaggero