Tornano in carcere i fratelli albanesi accusati di aver favorito la fuga del loro connazionale che ha sfigurato con l’acido l’avvocato marchigiano Lucia Annibali.
I carabinieri della Compagnia di Vasto hanno, infatti, eseguito un ordine di custodia cautelare emesso dalla magistratura vastese nei confronti di Arlind e Arvid Spahija, di 20 e 22 anni, “i due albanesi che diedero ospitalità a San Salvo al connazionale Rubin Talaban, che era ricercato in tutta Italia.
I due, dopo la convalida dell’arresto per favoreggiamento, erano stati rimessi in libertà in attesa di giudizio. I carabinieri di Vasto hanno però accertato che, al momento dell’arresto di Talaban, sugli Spahija gravava la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Cupello che, pertanto, non avevano rispettato”, spiegano i militari del Comando provinciale di Chieti.
Gli albanesi si trovano ora nel penitenziario di Torre Sinello. Oggi, alle 12, l’udienza del processo per direttissima in cui devono rispondere dell’accusa di favoreggiamento. Sono difesi dagli avvocati Carmine Petrucci e Domenica Pomponio.