Sono pene pesanti quelle comminate dal Tribunale di Vasto nei confronti degli ultimi 13 imputati dell’operazione Tramonto, la maxi inchiesta che ha consentito a magistratura e carabinieri di sgominare un’organizzazione dedita allo spaccio di droga con sede nel Vastese e ramificata in sei regioni italiane. Il 10 gennaio 2012 scattò prima dell’alba il blitz che consentì di arrestare 63 persone, mentre è 89 il numero complessivo degli indagati. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Vasto, ha visto impegnati oltre 300 carabinieri.
Oggi a palazzo di giustizia l’udienza a porte chiuse e la sentenza per i 13 imputati che avevano scelto di andare a processo, mentre la maggior parte delle persone coinvolte ha già patteggiato la pena, uscendo di scena nei mesi scorsi. Il 13 marzo, al termine della requisitoria, il pubblico ministero, Giancarlo Ciani, aveva chiesto condanne per oltre 100 anni complessivi.
La sentenza – Dieci anni di reclusione per Lorenzo Cozzolino e Italia Belsole, 6 per Giovanna Cozzolino. Agli altri imputati sono state comminate pene da 3 a 6 anni.
Sono Fabio e Sandra Martusciello, Antonio Sacco, Corrado Piazzese, Franco Pennese, Michele D’Aurizio, Daniel Vito De Nicolis, Luciano De Fazio, Simone Forlini e Laura Cetrullo.
Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Nicola Artese, Giovanni Cerella, Arnaldo Tascione e Alessandra Cappa di Vasto e dai legali campani Micco e Coccoli.
“Alla mia cliente sono stati contestati 100 episodi di spaccio, ma non le è stato riconosciuto di aver collaborato con la magistratura. Per questo motivo, presenterò appello”, annuncia Artese.