Si chiude nel peggiore dei modi la vicenda del gruppo Valsinello-Teknolamiere, l’azienda della zona industriale di Gissi che da più di trent’anni opera nel mondo delle lavorazioni su lamiere. Nata nel 1976, con l’apertura del capannone nel 1978, ad opera di due emigranti di ritorno dalla Svizzera, D’Annunzio e Di Rocco, l’azienda è cresciuta ininterrottamente per 20 anni, fino alla necessità di avviare l’esperienza di Teknolamiere, dedicata alle lavorazioni di precisione.
Ma, con l’avvento della crisi economica e il calo degli ordini, il gruppo aveva iniziato a vivere le prime situazioni di difficoltà. Lo scorso novembre i dipendenti avevano lanciato l’allarme poichè da mesi non ricevevano lo stipendio. Una situazione che a più riprese era stata messa sotto attenzione da parte dei rappresentanti sindacali. Ma alla fine non c’è stato più niente da fare per salvare la situazione.
Ieri, nel corso di un incontro presso la sede vastese di Confindustria Chieti, la proprietà ha annunciato l’avvio della procedura di fallimento. Una notizia che i rappresentanti sindacali presenti all’incontro già avevano immaginato. Oggi la Valsinello conta 76 dipendenti e per loro arriva il momento più difficile.
“Giovedì ci sarà l’assemblea di fabbrica – spiega Mario Codagnone, segretario provinciale della Fiom Cgil-. Intendiamo mettere in campo tutte le azioni necessarie per trovare una soluzione per i dipendenti della Valsinello. Chiederemo la cassa integrazione per fallimento e poi la mobilità. L’auspicio, comunque, è che ci possa essere qualche imprenditore interessato alla tecnologia maturata dal gruppo e alla professionalità dei lavoratori”.