La crisi politica al Comune di Vasto non è ancora finita. Anzi, la soluzione è lontana. Le dimissioni del vice sindaco, Antonio Spadaccini, liberano un posto in Giunta, ma sui socialisti rimane il veto di Giustizia sociale. O meglio, un doppio veto: no a un assessore del Psi, no all’assessorato a Luigi Masciulli, che da Giustizia sociale è uscito la scorsa estate per aderire al Partito socialista.
Per venir fuori dal labirinto, a Lapenna non basterà sostituire Spadaccini con Masciulli, sempre che lo voglia fare. I problemi sono almeno due.
Primo problema – Luigi Marcello, consigliere comunale della lista civica Giustizia sociale. Sabato scorso diceva di non essere ancora stato ricevuto da Lapenna. Ora ha parlato con lui?
“Sì. Ho parlato col sindaco e ho ribadito la nostra posizione”.
Sì, però il quadro politico è cambiato. Si è dimesso Spadaccini.
“Ma le sue dimissioni non sono state ancora accettate dal sindaco”.
Significa che non siete favorevoli alla sostituzione del dimissionario Spadaccini con un socialista?
“La nostra posizione non cambia. Il riconoscimento del ruolo politico del Partito socialista non necessariamente deve essere attuato nominando assessore un rappresentante del Psi. Noi siamo contrari. E ancor di più siamo contro la nomina di Luigi Masciulli”.
Ce l’avete con lui perché ha lasciato Giustizia sociale?
“Non è una questione personale. Non condividiamo i cambi di casacca. Bisogna rispettare la volontà degli elettori. Sono i cambi di casacca a rovinare la politica”.
Secondo problema – Ma neanche i socialisti sono disposti ad accettare la soluzione minimalista (ossia sostituire Spadaccini con Masciulli, confermando tutti gli altri assessori) sostenuta dal Partito democratico e divenuta possibile con le dimissioni del vice sindaco: “Stiamo aspettando che il sindaco convochi la maggioranza per discutere di questo”, dice Luigi Rampa, segretario del Psi. “Non ci interessa la semplice sostituzione dell’assessore dimissionario. Il nostro è un discorso più ampio, globale. Il nostro auspicio è che vengano accolte le nostre richieste”.