Tornano in libertà i fratelli Arlind e Arvin Apahija, accusati di favoreggiamento per aver ospitato nella loro casa di San Salvo Marina il loro connazionale Rubin Talaban, accusato di aver sfregiato, in complicità con il 28enne albanese Altistin Precetaj, l’avvocato pesarese Lucia Annibali. Al termine dell’udienza di convalida tenutasi nella tarda mattinata di oggi, il gip del Tribunale di Vasto, Elio Bongrazio, ha convalidato l’arresto eseguito ieri dai carabinieri e rimesso in libertà gli indagati, fissando per il 9 maggio alle 12 l’udienza del processo per direttissima.
I due albanesi sono difesi dall’avvocato Carmine Petrucci di San Salvo, sostituito oggi in udienza dalla sua collega Domenica Pomponio, secondo cui “i nostri assistiti non erano al corrente del fatto che il loro ospite fosse un ricercato. Manca l’elemento soggettivo del favoreggiamento”. Il pm è Francesca Barbieri.
Ore 13 – E’ ancora in corso a porte chiuse nell’aula delle udienze del secondo piano del palazzo di giustizia di Vasto il processo per direttissima nei confronti dei due fratelli albanesi arrestati ieri a San Salvo Marina per favoreggiamento: hanno ospitato nella loro casa il loro connazionale responsabile dell’aggressione all’avvocato pesarese Lucia Annibali. La seduta è cominciata con la convalida dell’arresto. Il giudice è Elio Bongrazio.
L’udienza – Processo per direttissima per i due fratelli albanesi Arlind e Arvid Apahija, rispettivamente 20 e 22 anni, che hanno ospitato nella casa in cui risiedono, a San Salvo Marina, Rubin Talaban, il loro connazionale accusato di aver sfregiato al volto con l’acido l’avvocato marchigiano Lucia Annibali. Oggi il gup del Tribunale di Vasto interrogherà i fratelli, che devono rispondere di favoreggiamento, ed emetterà la sentenza.
L’arresto – Quando sono arrivati i militari, Rubin Talaban ha tentato di fuggire, ma prima di lanciarsi da un balcone al secondo piano dell’edificio, si è arreso. Aveva già la valigia pronta per fuggire in Albania, che avrebbe raggiunto in automobile, risalendo la costa adriatica fino a Trieste per poi espatriare. Con lui i carabinieri hanno arrestato due fratelli, anche loro albanesi, Arlind e Arvid Apahija, rispettivamente 20 e 22 anni, che lo avevano ospitato: i due, già noti alle forze dell’ordine, erano stati arrestati nei mesi scorsi dai carabinieri perchè accusati di una serie di scippi ai danni di anziane di San Salvo. I fratelli, ora a disposizione del pubblico ministero di Vasto, Giancarlo Ciani, saranno processati domani in tribunale a Vasto con rito direttissimo per favoreggiamento.
Rubin Talaban, in carcere a Vasto, sarà presto trasferito nelle Marche, a disposizione del procuratore capo di Pesaro, Manfredi Palumbo e del titolare delle indagini, Monica Garulli. Sotto inchiesta c’è il presunto mandante dell’aggressione con l’acido ai danni di Lucia Annibali: l’avvocato pesarese che avrebbe inteso punire la collega che l’aveva lasciato una volta scoperto che aveva già una relazione con un’altra donna da cui aspetta un figlio. Quattro giorni fa era stato fermato dai carabinieri di Pesaro l’altro presunto esecutore dell’aggressione, il pregiudicato albanese Altistin Precetaj, 28 anni. A San Salvo Marina Rubin Talaban era di passaggio e ha trovato ospitalità negli ultimi giorni grazie alla fitta rete di conoscenze che aveva tra i connazionali abruzzesi. I due fratelli nei guai per favoreggiamento hanno regolare permesso di soggiorno e il padrone di casa era all’oscuro di tutto.