Ore 12 – Il giudice per le indagini preliminari conferma il risultato cui era giunto nelle scorse settimane il dottor Ferruccio Canfora: Marco Del Vecchio era capace d’intendere e di volere quando è avvenuto l’omicidio di via Anghella. Non ci sono state sorprese all’uscita dall’aula delle udienze preliminari, dove in tarda mattinata si è concluso l’incidente probatorio. Ora la Procura attende l’esito della seconda parte degli accertamenti tecnici irripetibili che il Ris di Roma sta eseguendo.
Poi il pm, Enrica Medori, formulerà la richiesta di rinvio a giudizio.
Ore 10,15 – Tutti presenti. C’è anche Marco Del Vecchio. E’ iniziata attorno alle 10 e un quarto di stamani al Tribunale di Vasto l’udienza che chiude l’incidente probatorio sul duplice assassinio di via Anghella.
L’attesa – C’è attesa per vedere se oggi Marco Del Vecchio si presenterà in aula. E’ fissata per stamani l’udienza che chiude l’incidente probatorio. Nell’aula gup del palazzo di giustizia di Vasto si ritroveranno faccia a faccia accusa e difesa con i rispettivi periti che hanno affiancato magistrati e avvocati nelle quattro sedute in cui, nel carcere di Vasto, gli esperti hanno esaminato il 37enne accusato del duplice omicidio dei suoi genitori: Emidio Del Vecchio, 78 anni, e Adele Tumini, 75, barbaramente assassinati il 17 novembre 2012 con 111 coltellate nella loro casa di via Anghella. Il figlio, che viveva insieme a loro, rimane l’unico indiziato del delitto.
L’avvocato difensore, Raffaele Giacomucci, ha chiesto l’incidente probatorio per verificare se l’uomo è capace d’intendere e di volere. Al termine delle quattro sedute tenutesi nel carcere di Torre Sinello, il dottor Ferruccio Canfora, il consulente tecnico d’ufficio nominato dal gip, Caterina Salusti, ha scritto nella perizia finale che l’indagato non è affetto da incapacità. Significa che potrà essere sottoposto a un eventuale processo a suo carico. Lui, fin dall’inizio, si è dichiarato innocente. Ha anche chiesto la scarcerazione, ma non l’ha ottenuta.
Oggi la difesa presenterà una controperizia elaborata dai criminologi Francesco Bruno e Simonetta Costanzo. Gli altri due figli della vittime, Nicoletta e Osvaldo Del Vecchio, parti offese in questa drammatica vicenda, sono rappresentati dall’avvocato Gianni Menna e dalla criminologa Roberta Bruzzone. Oggi il confronto da cui dipendono gli sviluppi futuri di questo delicato caso giudiziario.