Manca poco all’appuntamento che il Real Tigre aspetta da tempo, domenica alle 16.30, al campo sportivo San Tommaso di Vasto Marina, ormai ribattezzato Marinacanà, la squadra di Antonio Liberatore si gioca la Promozione nell’ultima giornata del campionato di Prima Categoria contro il Trigno Celenza, formazione ancora in lotta per non retrocedere. E’ la partita più importante della stagione e probabilmente della storia di questa squadra nata quattro anni fa.
Avanti di due punti in classifica sui rivali del Borrello, allenati da Donato Anzivino, la squadra di Liberatore deve vincere per avere la certezza della matematica promozione, senza dover attendere il risultato dell’inseguitrice che ospita il Quadri ultimo in classifica, ma non ancora del tutto spacciato. Per la cronaca a parità di punti si va allo spareggio, non valgono gli scontri diretti, ma questa è un’ipotesi della quale i gialloneri non vogliono nemmeno sentire parlare.
Quello del Real Tigre è stato un campionato straordinario, su 29 partite ne ha perse 2, una in casa (Fossacesia) e una fuori (Borrello), 5 pareggi e 22 vittorie. 61 sono invece i gol messi a segno, secondo attacco dietro alla formazione di Anzivino (66) e 18 subiti, migliore difesa di tutti i cinque gironi di Prima Categoria abruzzese.
Una cavalcata trionfale che domani può essere definitivamente chiusa. Una vittoria, impensabile a inizio stagione, che avrebbe un valore enorme, perché ottenuta con giocatori, dirigenti e allenatori, che non vivono di calcio, che durante la settimana sono impegnati con il proprio lavoro, conquistata senza spese folli, contro una corazzata che invece di spese ne ha fatte parecchie e che ha tesserato calciatori con trascorsi importanti. La filosofia del Real Tigre è rimasta invariata dagli inizi e sarà sempre la stessa: si gioca per passione e per amicizia, tutti sono utili alla causa e se si perde non è un problema, nemmeno se si retrocede.
Con tali premesse il suo campionato i gialloneri lo hanno già vinto, ma è chiaro che, arrivati meritatamente fin qui, i ragazzi non si accontenteranno, non chiudere con un successo, che è ormai alla portata, sarebbe un peccato. La squadra vuole arrivare al traguardo per prima, spinta, in campo e sugli spalti, dal suo pubblico di amici e dalla grande carica dell’allenatore. Liberatore è un vero e proprio leader e trascinatore, un tecnico carismatico che riesce a tirare fuori sempre il massimo dai suoi, tenendoli costantemente sulla corda, e tutti sono dalla sua parte anche quando non giocano. Uno che punta molto sull’aspetto psicologico, ognuno si sente importante, e sul divertimento, in squadra infatti battute e buonumore non mancano mai, per non parlare delle cene e delle feste, organizzate anche in caso di sconfitta. Parola d’ordine: attaccare, nonostante abbia la migliore difesa del torneo, zemaniano nell’atteggiamento in campo e mourinhano nella gestione del gruppo e dello spogliatoio, anche se in panchina per carattere e grinta ricorda Conte.
E a proposito di attacco, Madonna, Sputore e Ferrazzo hanno segnato rispettivamente 23, 16 e 14 gol, difficile che con un potenziale del genere, la palla non finisca dentro e che il Real Tigre non possa portare a casa i 3 punti per l’apoteosi, per dare il via ad una festa che conoscendo i protagonisti sarà di sicuro indimenticabile. Dopo Vastese, Vasto Marina e Incoronata, un’altra squadra di Vasto sta per centrare il suo obiettivo e chiudere a lieto fine una bella favola di sport.