“Non mi interessa capire chi ha ragione o torto, voglio solo sapere chi porterà una proposta concreta per uscire da questa situazione senza umiliare nessuno, respingendo il gioco dei veti incrociati. C’è una città da governare con le migliori energie, né le forze politiche, né gli amministratori possono tirarsi indietro anche perché per molti, è chiaro, questa sarà probabilmente l’ultima occasione”. Altrimenti “gli elettori non ci perdoneranno”. Lo afferma Alessandro Cianci, coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà, rispondendo con una lettera aperta a Domenico Molino, consigliere comunale del Pd di Vasto.
La lettera di Alessandro Cianci – Caro Domenico,
volentieri rispondo alle riflessioni che poni dopo aver letto quello che ho scritto e che, più che un sottile ragionamento politico, era piuttosto uno sfogo istintivo.
Lo sfogo di chi, come me, non sopporta il tatticismo esasperato di certa politica e ha vissuto con sdegno lo spettacolo che di sé ha dato il centrosinistra, sia con la vicenda dei franchi tiratori che hanno affossato Prodi sia con il rifiuto di ragionare concretamente sull’ipotesi Rodotà.
La politica per me è, e sempre sarà studio, confronto e conseguenti decisioni.
Studio della realtà e dei sistemi che la governano, confronto e contrapposizione di idee e visioni ed infine, cosa più importante, capacità di trovare soluzioni concrete ai problemi delle persone, assumendone le responsabilità. Chi si limita allo studio è buono solo per i salotti intellettualoidi, chi cerca esclusivamente la contrapposizione è buono solo all’inutile gioco del Risiko politico, chi non trova soluzioni concrete (anche difficili) è semplicemente un peso per i cittadini che lo hanno eletto.
Io personalmente lavorerò sempre per questo tipo di idea politica, lavorerò sempre per unire e non dividere e mai per accreditare il giochetto delle contrapposizioni ideologiche. Credo ancora nel centrosinistra e, anche in questo momento di divisione, lavorerò per cercare di dare al nostro paese e ai nostri territori un gruppo dirigente democratico e progressista che compatto si presenti alla sfida per ricostruire la nostra società, partendo dai più giovani.
A Vasto la situazione è francamente preoccupante, le spaccature del centrosinistra finiscono per danneggiare le istituzioni cittadine e di conseguenza la città.
Non mi interessa capire chi ha ragione o torto, voglio solo sapere chi porterà una proposta concreta per uscire da questa situazione senza umiliare nessuno, respingendo il gioco dei veti incrociati.
C’è una città da governare con le migliori energie, né le forze politiche, né gli amministratori possono tirarsi indietro anche perché per molti, è chiaro, questa sarà probabilmente l’ultima occasione. Non certamente perché lo dico io (che non sono nessuno), ma perché è nei fatti e nella logica delle cose.
Gli elettori, infatti, non ci perdoneranno.
Con stima
Alessandro Cianci