Ripartire da zero e fare una Giunta tecnica. E’ una delle ipotesi messe sul tavolo della cena del Pd vastese. La pizza della riconciliazione si è trasformata in un braccio di ferro. Tra chi vuole azzerare tutto, si fa strada anche l’ipotesi di una nuova squadra di governo della città formata interamente da assessori esterni sfiduciando, di fatto, i consiglieri comunali.
Ma sulla cosiddetta “Giunta delle competenze” Fabio Giangiacomo, ex capogruppo consiliare del Partito democratico, smentisce di aver avanzato questa proposta: “Ho semplicemente chiesto che si dia spazio all’ingresso in Giunta di un assessore socialista, senza grandi sommovimenti che, vista la situazione politica attuale, non sono possibili. Si dovrebbe puntare sulle competenze, ma attualmente non è possibile. Forse più in là, se ci fossero gli estremi politici, si potrebbe seguire questa strada”.
Per il sindaco, Luciano Lapenna, i problemi sono due: il Psi e il Pd, il suo partito. Anche perché la richiesta dei socialisti di azzerare l’attuale Giunta ha fatto breccia anche tra i democratici, se è vero che il renziano Domenico Molino ha espresso tre concetti: “Sono ambizioso”, “i monogruppi non hanno diritto ad avere un assessorato” (i monogruppi sono i partiti che hanno un solo consigliere comunale) e “il sindaco dica cosa ha intenzione di fare”.