Festa della Liberazione con polemiche politiche quest’anno a Vasto. L’Anpi, associazione nazionale partigiani italiani, punta il dito contro il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio. Lo fa con questo comunicato diffuso dalla sezione di Vasto, di cui sono presidente e segretario Nicola Iarussi e Piero Geminelli: “Il lodevole intento di celebrare il 25 aprile da parte del presidente della Provincia, Di Giuseppantonio, inciampa, suscitando tutto lo stupore del caso, in una consapevole, colpevole, incredibile rimozione.
Nel comunicato, come nei sui desideri ed in quelli dei suoi alleati di governo, sono spariti tutti i motivi della Festa della Liberazione. Dalle parole di Di Giuseppantonio non si capisce per quale motivo l’Italia si fermi per un giorno e perché questo accada da 68 anni: certo, parla di libertà e di valori condivisi, ma non dice in nessun modo che la Liberazione è stata dal fascismo e dal nazismo, e che i protagonisti della riconquistata democrazia siano da ricercare tra i partigiani, tra i volontari della Brigata Maiella, in una parola tra gli antifascisti.
Scorrendo il testo, non si incontrano mai le parole Resistenza, fascismo, Partigiani: una dimenticanza intollerabile, che mal si concilia con le consuete posizioni del Presidente, noto per il suo equilibrio e la sua moderazione.
Di Giuseppantonio ha a disposizione un’ottima occasione per riconciliarsi con la storia e la democrazia: domani, durante le celebrazioni, citi più volte le parole Antifascismo, Resistenza, Partigiani, Brigata Maiella, perché è vero che verba volant, scripta manent, ma faremo tesoro delle sue parole, che, per una volta, avranno la possibilità di restare nella memoria”.