Spett.le Redazione,
la presente per comunicare che in allegato alla presente c’è il decreto che approva, dopo Ombrina Mare, anche Turchese il nuovo pozzo per estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi tra Ortona e Pescara. Questo è un attacco sistematico a tutto il territorio abruzzese. Ben circa 30.000 persone hanno manifestato a Pescara contro la petrolizzazione regionale sia in mare che in terra, evidentemente alle nostre istituzioni poco importa della voce dei cittadini.
Dove sono i nostri rappresentanti Regionali e Nazionali? Cosa stanno facendo per impedire tutto ciò? Evidentemente ben poco, visto che il governo e sottolineo con la “g” minuscola decreta costantemente questo tipo di installazioni sul nostro territorio. Si parla sempre del V.I.A. commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, ma da chi è composto questo organo? A quanto pare valuta sempre positivamente soluzioni che invece in quanto a distruzione di ecosistemi e pericolosità della salute pubblica sono protagoniste assolute.
Un esempio su tutti è stata l’ILVA. E allora come per Taranto così per l’Abruzzo dobbiamo augurarci un referendum dove sia il popolo a decidere? E che valore avrà mai la voce del popolo se in occasioni precedentemente espresse non è stata presa in considerazione dalle istituzioni? (vedi nucleare e acqua). Insomma il popolo è sovrano o no?
Spero che a questi interrogativi venga data risposta dal Sen. Gianluca Castaldi e dall’On. Maria Amato a cui abbiamo dato il compito di rappresentarci e tutelarci nelle sedi opportune, non ultima e forse più importante una risposta la dia il Governatore Dott. Gianni Chiodi.
Il punto è che si sentono convegni ed incontri sul tema, ma mentre tutti ne parlano intanto le società petrolifere agiscono con i decreti in mano e trivellano ed estraggono. Ci sarà da ridere questa estate quando i turisti cominceranno a chiedere, stazionando sulle nostre spiagge, mi scusi ma cosa stanno facendo lì in fondo? Sig.ra estraggono petrolio! Tornati in Hotel o Campeggio o Casa Affitto o Residence, caro è l’ultima volta che veniamo da queste parti mi raccomando! Perchè questo è ciò che succederà per non parlare dell’agricoltura. E allora queste classi economiche a chi dovranno chiedere il conto una volta subito il danno?
C’erano anche dei medici a Pescara lungo il corteo, primari e medici generici, che con convinzione dicevano NO! Ai politici e alle società petrolchimiche dunque posso dire che forse potete prendere in giro me povero ignorante ma non la comunità medico-scientifica perchè loro combattono tutti i giorni gli effetti delle schifezze che ci uccidono. La morale è che non c’è più tempo per le chiacchiere bisogna agire subito e con determinazione contro questi eventi speculativi e dannosi e in primis devono farlo i politici.
Questo il decreto autorizzativo.
Cordiali Saluti
Fabrizio Di Mascio