Ora l’amministrazione Lapenna è davvero in bilico. Rischia di cadere entro il 20 maggio, data entro cui va approvato il bilancio, oppure il Consiglio comunale verrà sciolto e si tornerà al voto. Luigi Masciulli (Psi) parla chiaro: “Ieri sera c’è stata un’altra riunione di maggioranza”, racconta a ZonaLocale il consigliere comunale socialista. “Noi abbiamo detto questo: non votiamo il bilancio, a meno che non vengano accolte le nostre richieste, cioè l’azzeramento dell’attuale Giunta, la composizione di una Giunta rinnovata e con meno assessori, oltre al fondamentale rilancio dell’azione amministrativa. Questa amministrazione è ferma, non abbiamo alcuna intenzione di continuare così”.
Masciulli è categorico. I socialisti in Consiglio comunale sono tre: lui, Gabriele Barisano e Corrado Sabatini. Se voteranno compatti contro il bilancio, faranno cadere l’amministrazione. Tutti a casa ed elezioni anticipate. Ma Sabatini si è sempre detto contrario a una soluzione così drastica.
“Abbiamo anche ribadito la nostra disponibilità a fare un passo indietro, cioè siamo disposti a rinunciare alla nostra richiesta di assessorato. La nuova Giunta si può fare anche senza un assessore socialista, purché ci sia un cambiamento di rotta. Serve una svolta, non si può andare avanti così. Ma se il Pd e gli altri partiti della coalizione credono che noi non abbiamo il coraggio di far cadere l’amministrazione Lapenna, si sbagliano di grosso. Se dobbiamo andare avanti in queste condizioni, nell’immobilismo che i vastesi ci rimproverano tutti i giorni, allora è meglio tornare a votare“.
Nella sede del Partito democratico, in piazza del Popolo, ieri sera si sono confrontate ancora una volta le forze politiche del centrosinistra, rappresentate da Francesco Menna e Nicola Della Gatta (Pd), Gabriele Barisano e Luigi Rampa (Psi), Sante Cianci e Maurizio Vicoli (Sel), Luigi Marcello (Giustizia sociale), Paola Cianci (Rifondazione comunista) ed Elio Baccalà (gruppo misto). Ognuno è rimasto sulle sue posizioni. Il Psi è tornato a chiedere l’azzeramento. Gli altri partiti hanno risposto che non se ne parla. Nessun passo in avanti, ma il tempo passa. E si avvicina l’ultimo giorno.