Al Comune di Vasto la maggioranza di centrosinistra non deve rompere i rapporti col Psi. Suona come una presa di posizione a favore delle richieste dei socialisti, che vogliono l’azzeramento della Giunta, la dichiarazione che Domenico Molino, renziano del Pd, affida a una lettera aperta rivolta ad Alessandro Cianci, coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà.
Molino, che da tre anni sostiene il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, e il gruppo dei rottamatori, invoca “un cambio di rotta forte che vada verso il cambiamento, quelle sfide che oggi determinano uno stallo politico a Vasto e che da agosto 2012 attendono soluzione.
Il centro sinistra che noi dobbiamo ricostruire non può che essere Pd, Sel e Psi a Roma come a L’Aquila e ancora di più a Vasto.
Possiamo riuscirci – afferma il consigliere comunale democratico – e dobbiamo perseguire questa strada, iniziamo da Vasto e diamo una risposta tempestiva, rinnovatrice e nuova al governo della città, un chiaro indirizzo politico di priorità che tornino a farci sperare nel futuro, e che sia interpretato da donne e uomini convinti di portarlo avanti”.
La lettera – Questo il testo della lettera aperta che Molino indirizza ad Alessandro Cianci:
“Caro Alessandro,
ho letto la tua nota politica di pochi giorni fa’ intitolata “I dirigenti del Pd attuale non sono capaci di cambiare”, non potevo che risponderti, anche perché la domanda di cambiamento è arrivata come forte istanza proprio da quei dirigenti e militanti del Pd che come me sono ormai da anni in prima linea per far si che il Pd e tutto il centro sinistra si rigenerino andando verso politiche che siano capaci di interpretare il mondo che cambia, di dare speranza per il futuro, di includere giovani e donne nella vita democratica dei partiti e del paese.
Condivido che rinnovarsi non è un fattore prettamente anagrafico, ma ciò che avviene nei processi decisionali e partecipativi ha tagliato, e se continua così, terrà fuori un’intera generazione che è pronta a essere classe dirigente a tutti i livelli.
Uomini e donne che non vivono su marte ma che quotidianamente raccolgono le domande di giovani disoccupati, precari, pensionati, lavoratori autonomi soffocati dal peso della fiscalità nazionale, imprenditori che non riescono ad andare avanti per mancanza di credito e per una crisi che li costringe loro malgrado a licenziare, esodati, cassa integrati.
Siamo noi una generazione che si impegna e ci sentiamo pronti ad elaborare una proposta politica per dare risposta a queste problematiche, sentiamo di avere il coraggio di caricarci l’onere e l’onore di ridare dignità e futuro alla politica.
Al buon senso che tu richiami abbiamo dato priorità nelle nostre azione e ne continueremo a dare certi di non avere la sindrome del cambiare tutto perché nulla cambi.
Ma, sulle sfide future che ci attendono, ti invito ad imprimere un cambio di rotta forte che vada verso il cambiamento, quelle sfide che oggi determinano uno stallo politico a Vasto e che da agosto 2012 attendono soluzione.
Il centro sinistra che noi dobbiamo ricostruire non può che essere Pd, Sel e Psi a Roma come a L’Aquila e ancora di più a Vasto.
Possiamo riuscirci e dobbiamo perseguire questa strada, iniziamo da Vasto e diamo una risposta tempestiva, rinnovatrice e nuova al governo della città, un chiaro indirizzo politico di priorità che tornino a farci sperare nel futuro e che sia interpretato da donne e uomini convinti di portarlo avanti”.