“Se diranno no alle nostre richieste, vuol dire che ne trarremo le dovute conseguenze. Ma sono sicuro che una soluzione si troverà”. Un avvertimento e un segnale distensivo. Dopo la riunione dei capigruppo, Gabriele Barisano (Psi) dice di non voler “esacerbare gli animi”, ma fa capire che i socialisti non mollano.
In base a quanto stabilito dalla legge, entro la fine del mese va convocato il Consiglio comunale, fissandone la data entro il 20 maggio, termine ultimo per l’approvazione del bilancio consuntivo. Altrimenti, salvo proroghe concesse dal futuro Governo nazionale, tutti a casa: amministrazione e Consiglio verranno sciolti e si tornerà alle urne.
Quella di due giorni fa “è stata una riunione interlocutoria”, dichiara Barisano. “Ma non voglio drammatizzare. Sono convinto che troveremo una soluzione. Come abbiamo già detto, non vogliamo più neanche l’assessorato” chiesto ufficialmente a settembre 2012, “ma abbiamo posto una questione politica. C’è un tavolo di confronto aperto, non tutti sono d’accordo. Le dichiarazioni del segretario del Pd, Antonio Del Casale? Il Partito democratico sbaglia. Bisognerebbe, invece, dare alla città un bel segnale: azzerare la Giunta e ridistribuire le deleghe“.