A due giornate dal termine il Real Tigre capolista nel campionato di Prima Categoria, con due punti di vantaggio sul Borrello secondo, scende in campo domenica alle 16.00 a Casalbordino. Nel caso in cui i rivali, impegnati a Casoli, non dovessero vincere, i tigrati, allenati da Antonio Liberatore, con un successo sarebbero matematicamente promossi in Promozione con una giornata di anticipo, altrimenti per il verdetto finale si dovrà attendere l’ultima giornata che prevede le sfide Real Tigre-Trigno Celenza e Borrello-Quadri. Il mister è carico e consapevole delle difficoltà che attendono la sua squadra, ma l’atteggiamento sarà sempre lo stesso.
Manca poco al raggiungimento del vostro obiettivo.
Prima pensiamo alla partita di domenica che sarà difficilissima, il Casalbordino ha giocatori che hanno militato nei professionisti, gente come Ventrella, D’Ainzara e Scardapane, non è una passeggiata, nel girone di ritorno hanno mantenuto un ritmo da play off ed è l’unica squadra contro la quale in casa abbiamo vinto 1-0. Sarà un derby difficile, loro sono forti, non li sottovalutiamo.
A inizio stagione tutti davano il Borrello grande favorito, invece a due giornate dal termine siete avanti voi di due punti. Lo avresti mai detto?
Sono stato sempre fiducioso, conosco questo gruppo, è un grande gruppo, sono tutti amici, si aiutano dentro e fuori dal campo, è gente che ama questo sport e che gioca per amore, non per i soldi, sono eccezionali. Ci sono squadre che hanno speso tantissimo per giocatori di categoria superiore, ma nonostante tutto non è così scontato che ce la facciano, penso sia una sconfitta perchè avrebbero dovuto ammazzare il campionato e invece sono dietro ad una squadra come la nostra, che non spende soldi e che è composta da amici. Anche se dovessero farcela non sarebbe una bella figura, se la sono dovuta sudare fino all’ultimo contro di noi che non abbiamo il loro budget e che intendiamo il calcio in maniera differente, per noi è una passione.
Realizzerete anche un settore giovanile?
Stiamo cercando di organizzare un settore giovanile, dal prossimo anno alcuni giocatori, sia per motivi di lavoro che anagrafici, non faranno più parte della rosa, ma diventeranno allenatori dei ragazzi. L’obiettivo è quello di tirare fuori dal vivaio elementi di prospettiva.
Quale sarà il futuro del Real Tigre?
Indipendentemente dalla categoria continueremo come sempre, non ci poniamo limiti, non l’abbiamo mai fatto, siamo ambiziosi, ma se perdiamo e retrocediamo non è un dramma, per noi è sempre festa, giochiamo tra amici, per passione e per amore del calcio. Sono gli altri a doversi preoccupare con tutti i soldi che spendono quando i risultati non arrivano, a noi va bene così, non ci sono problemi, non abbiamo pressioni di nessun tipo, tutte le domeniche dobbiamo guadagnarci il risultato sul campo, ma ci piace e ci divertiamo così.