Dopo la danese Maersk ecco la Evergreen Shipping di Livorno. Un’altra compagnia specializzata in trasporti marittimi guarda con attenzione al porto di Punta Penna che, dal febbraio scorso, ha attivato una linea dedicata ai container. Servizio a cui guardano con attenzione anche le industrie del Foggiano della pietra e del marmo. Ieri mattina, come accade puntualmente da due mesi a questa parte, il mercantile Dirhami ha levato le ancore dirigendosi a nord, al grande hub portuale di Trieste, per scaricare le merci imbarcate sulle banchine di Vasto. Fino ad ora fanno circa 800 tonnellate di lavorati, semilavorati e fertilizzanti che, in gergo tecnico, si misurano in teu, acronimo che sta per twenty foot equivalent unit, la misura standard di volume.
Cifre ancora lontane, intendiamoci, dai grandi numeri dei principali scali italiani, ma sufficienti a infondere fiducia negli operatori marittimi vastesi, convinti che Punta Penna possiede le carte in regola per confermare il ruolo di casello delle autostrade del mare. Ottimismo condiviso dal comandante del Circomare di Vasto: “E’ vero – dice il tenente di vascello Giuliano D’Urso – perché, oltre ai container, qualche segnale positivo lo registriamo pur in questi mesi di crisi. Rispetto allo stesso periodo del 2012 hanno scalato Punta Penna otto mercantili in più, movimentando 30 mila tonnellate di merce in più”.
Il servizio portacontainer, intanto, che tra un mese e mezzo concluderà il rodaggio per entrare nella piena fase operativa, va incontrando l’interessamento delle aziende di Apricena del comparto della pietra esportata all’estero, principalmente in Giappone e Cina, mentre continua è la richiesta di informazioni delle aziende della Val di Sangro. In considerazione dell’andamento della domanda, gli operatori tornano a investire e già sono operativi mezzi speciali per la movimentazione dei container. Punta Penna è già destinataria di due milioni di euro per il dragaggio (ma il progetto dev’essere cantierabile) e la sistemazione della banchina di ponente. Coi fondi del Patto Trigno-Sinello sono invece iniziati i lavori per torri faro e videosorveglianza al molo di levante, in porto si potrà lavorare anche di notte, mentre verrà demolito il vecchio mercato ittico per far posto al nuovo: nascerà vicino al ristorante da Ferri.
Gianni Quagliarella – Il Messaggero