Ripristinare immediatamente il servizio navale dei carabinieri presso il porto di Punta Penna. Lo chiede il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, al Ministero dell’Interno. Due giorni fa su ZonaLocale la notizia della soppressione: la motovedetta CC 619 rimarrà ferma in porto. Ripartirà solo per essere assegnata ad altri bacini portuali.
“Il ministero degli Interni sta facendo di tutto per dimostrare di avere scarsa attenzione al territorio del Vastese. La decisione di sospendere il servizio navale dei carabinieri nel porto di Vasto, altrimenti come dovremmo interpretarla? E’ l’ennesima spoliazione ai danni di questa zona”, protesta Magnacca.
A presidiare il tratto di mare compreso tra Torino di Sangro e San Salvo rimane la guardia costiera. Niente più carabinieri a Punta Penna.
“Ritengo che siano un danno notevole quello che viene perpetrato ai danni di una delle zone di mare più popolate nella stagione estiva. Ma l’aspetto più rilevante – aggiunge il sindaco di San Salvo – è dato dal constatare che l’eliminazione del servizio navale dei carabinieri va a incidere in una zona di confine particolarmente a rischio.
Il presidio del territorio anche dal mare ha dato un valore aggiunto a quella che dovrebbe essere la presenza dello Stato. Così non sarà d’ora in avanti. Non dimentichiamolo che questa zona, al di là della sicurezza, è a forte vocazione turistica ed il mare è un’opportunità di ricchezza e di valore aggiunto per le nostre comunità”.
I Comuni sono costretti a sopportare “le ripercussioni della spending review. ma tutto ciò non deve colpire la dotazione a disposizione delle forze dell’ordine, lo Stato non può essere assente in questo territorio come il nostro e mi attiverò nelle sedi opportune perché possa essere rivisto questo provvedimento insensato”.