Ore 17 – “Il clima generale è questo: c’è l’intenzione di andare avanti con questa maggioranza”, dice il capogruppo del Partito socialista, Gabriele Barisano. “E’ stato un incontro interlucutorio. Qualcuno condivide le nostre richieste, qualcun altro no. Abbiamo chiesto a tutti di fermarsi un attimo a riflettere su questo domanda: stiamo amministrando bene o no?”.
Ore 12 – “Alla riunione abbiamo portato un nostro cronoprogramma delle cose da fare per il bene della città. Le priorità sono: lungomare Cordella, viabilità nelle zone periferiche e rotatorie, programmazione della stagione estiva, piano di gestione delle aree protette (dune di Vasto Marina e riserva di Punta Aderci), videosorveglianza, Piano spiaggia e Piano chioschi”. Lo afferma il segretario del Partito democratico, Antonio Del Casale, all’indomani della riunione di ieri sera tra il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e i rappresentanti dei partiti del centrosinistra per tentare di ricompattare la maggioranza.
Secondo Del Casale, “si è trovato un giusto modo di dialogare. C’è la volontà di tutti a trovare una soluzione condivisa. A questo incontro ne seguiranno altri”.
Ore 11 – Emergono le prime indiscrezioni sul vertice di maggioranza di ieri sera. Si sarebbe conclusa con una disponibilità a valutare le richieste del Psi (azzeramento di Giunta, riduzione del numero degli assessori e rilancio dell’azione amministrativa) la riunione tra partiti e sindaco di Vasto. Ma nulla di concreto per arrivare a una soluzione. In sostanza, dal conclave è uscita una fumata nera.
Il vertice – E’ slittato di tre giorni a causa del lutto che ha colpito il sindaco, Luciano Lapenna: lunedì scorso, a 90 anni, è morto il padre, Americo Lapenna. Ma ieri si è tenuto in municipio l’atteso vertice di maggioranza. I rappresentanti dei partiti del centrosinistra dalle 19,30 in poi hanno discusso tra di loro e col primo cittadino per cercare una via d’uscita dalla crisi innescata dall’astensione dei socialisti nell’ultimo Consiglio comunale.
Bocche cucite sia ieri sera che nelle prime ore di stamani da quello che alla vigilia era descritto come il vertice decisivo, ma non lo è stato. Nei giorni che hanno preceduto il faccia a faccia, nel centrosinistra prevaleva l’ottimismo: il ritorno alle urne viene visto dai partiti che hanno vinto nel 2011 come una semplice ipotesi. Due le soluzioni concrete prospettate dai rappresentanti delle forze politiche del centrosinistra. O ci si ricompatta e il Psi torna a essere un alleato a tutti gli effetti, oppure si cercherà il sostegno dei centristi, che già qualche segnale di apertura lo hanno dato.