Quattro pescherecci controllati e 10mila euro di sanzioni complessivamente comminate. Questo il bilancio dell’operazione di controllo messa in campo dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto, guidato dal tenente di Vascello Giuliano D’Urso. I controlli hanno interessato i pescherecci volanti, così chiamati per il metodo di pesca utilizzato (con le reti volanti, tese da due imbarcazioni, che le trascinano dal largo verso la costa). Non sono appartenenti alla marineria vastese, ma facevano solo scalo al porto di Vasto.
“Abbiamo riscontrato irregolarità nel rispetto delle norme di comunicazione dei dati di pesca”, spiega il comandante D’Urso. Con le normative previste dall’Unione europea, i pescherecci devono registrare le attività di pesca attraverso un sistema elettronico, il logbook, aggiornando i dati in tempo reale. In caso di mancanza di funzionamento del sistema, occorre fare una comunicazione alle autorità competenti per la richiesta di assistenza, fattore che autorizza, per il tempo della riparazione, la compilazione a mano del registro di pesca. “Le quattro imbarcazioni sanzionate avevano il logbook non funzionante ma non avevano la documentazione necessaria per poter effettuare le registrazioni a mano”. Per questo le barche sono state sanzionate e trattenute in porto. “Verranno autorizzate a ripartire quando avranno regolarizzato la loro posizione”.
I pescherecci volanti sono quelli finiti sotto accusa per le battute di pesca sottocosta, in particolare nei tratti di mare antistanti la spiaggia di Vasto Marina, per i danni causati alle reti della piccola pesca. Una situazione che sta portando all’esasperazione gli operatori della marineria vastese e sansalvese. I controlli e le successive sanzioni della Guardia Costiera sono certamente un fattore positivo, che può avere l’effetto di scoraggiare i pirati del mare che troppo spesso creano problemi agli operatori vastesi.