Morì a 13 anni in ospedale, medici
depongono: è il momento decisivo
Vie legali - Sei imputati
Con le testimonianze dei medici è iniziata la fase cruciale del processo per la morte della tredicenne C.D.T., la ragazzina di Carunchio cui una meningite batterica spezzò la giovane vita nella notte del 5 ottobre 2005 dopo una settimana di atroci sofferenze.
La famiglia chiede giustizia. Inizialmente la magistratura indagò su 14 medici, otto dei quali furono prosciolti. Altri sei sono a giudizio dal 2 luglio 2010. E' in corso presso il Tribunale di Vasto il processo finalizzato a fare piena luce sull'accaduto e ad accertare eventuali responsabilità.
L'ultima udienza risale a lunedì. La prossima è in programma il 15 ottobre. Sarà quella decisiva.
La vicenda - La ragazzina era stata ricoverata in ospedale a Vasto il 29 settembre 2005 in preda a forti dolori di testa e, subito sottoposta a consulenza oculistica e neurologica, era migliorata dopo la somministrazione di un antidolorifico. La tac e la risonanza magnetica, eseguite tra 29 e 30 settembre, pare non avessero evidenziato vistosi problemi. Ma alle 4 di notte, purtroppo, la situazione era precipitata dopo un arresto cardiocircolatorio. Nonostante tre quarti d’ora di massaggio cardiaco, la paziente non si era piu’ ripresa a causa di una prolungata anossia che ne ha, di fatto, provocato la morte cerebrale. La notte del 5 ottobre, poco prima dell’una, sono state staccate le macchine che ancora tenevano in vita la ragazzina e non e’ stato possibile l’espianto degli organi, come la famiglia, benche’ distrutta dal dolore, avrebbe voluto.
Ora è arrivato il momento della sentenza.
di Michele D’Annunzio (m.dannunzio@zonalocale.it)
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