Non sarà abruzzese il prossimo presidente della Repubblica. Il colpo di scena arriva attorno alle 14, subito dopo la prima votazione: Franco Marini non ce l’ha fatta a raggiungere subito il quorum di 672 voti. Il Parlamento, riunito in seduta comune con l’aggiunta dei delegati regionali (in tutto, nell’aula di Montecitorio, sono presenti 1007 aventi diritto al voto) ha dato all’ex presidente del Senato 521 voti, troppo pochi per essere eletto. Nonostante l’accordo raggiunto ieri da Bersani e Berlusconi, molti deputati e senatori di Pd e Pdl non hanno votato per Marini.
Ora il Pd decide che alla seconda tornata voterà scheda bianca: tramontano le speranze di elezione per l’ex leader della Cisl
L’attesa – Un abruzzese verso la più alta carica dello Stato. Bersani annuncia che proporrà Franco Marini presidente della Repubblica. Berlusconi accetta e ordina ai suoi parlamentari di votare l’ex sindacalista. Nato a San Pio delle Camere 80 anni fa, presidente del Senato dal 2006 al 2008, Marini alle elezioni politiche del 25 e 26 febbraio scorsi si era ricandidato in Abruzzo, ma non era stato rieletto a Palazzo Madama, in un Pd travolto dallo tsunami Grillo. L’unica senatrice abruzzese del Partito democratico è Stefania Pezzopane, che era capolista.
Fuori da Palazzo Madama, ora l’ex leader della Cisl, è in procinto di fare il suo ingresso al Quirinale come successore di Giorgio Napolitano alla più alta carica dello Stato. L’accordo c’è, dicono i leader dei maggiori partiti. In queste ore tutti gli organi d’informazione nazionali stanno pubblicando la notizia.
Il 2 marzo 2007, quando presiedeva il Senato, Marini inaugurò il Teatro Rossetti alla riapertura ufficiale dopo i lavori di restauro.
Quest’anno, in campagna elettorale, ha fatto tappa due volte nel Vastese: il 26 gennaio a Cupello e il 21 febbraio a Vasto (a quest’ultimo appuntamento si riferiscono le foto).
Ecco cosa aveva detto il 26 gennaio 2013 a ZonaLocale che gli chiedeva della sua possibile candidatura alla Presidenza della Repubblica.